Germanà boccia Parco dei Peloritani: “No ai carrozzoni politici”

di Redazione
09/05/2017

“L’idea di dar vita a nuovi parchi in Sicilia, come ho sempre sostenuto, non mi appassiona affatto e anzi, per dirla più nettamente, mi trova assolutamente contrario”.

Il deputato regionale di Alternativa Popolare, Nino Germanà, commenta l’approvazione dell’emendamento a firma Panarello che auspica la nascita del Parco dei Peloritani.

“In Sicilia, historia docet – prosegue – troppe volte enti di questo genere stati gestiti come veri e propri carrozzoni alla mercè di una pessima politica che, non potendo fare leva sui contenuti validi, si è avvalsa di strumenti come questi, rendendoli degli stipendifici più o meno stabili. Ovviamente riconosco le eccezioni, così come nel caso della meritoria gestione del Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, che rappresenta una palese inversione di rotta”.

Germanà evidenzia come: “nella nostra regione esistono già quattro grandi parchi naturali e ben 77 realtà tra aree protette e riserve. Pensiamo a valorizzare queste e a garantire una sopravvivenza dignitosa a queste straordinarie zone che la natura ha offerto al nostro territorio e che contribuiscono enormemente a fare della Sicilia l’isola straordinaria che è. Il potenziale naturale della nostra Regione, oltre a dover essere tutelato per ragioni di rispetto ambientale, se sfruttate positivamente -nel rispetto assoluto dell’ecosistema quindi, e secondo i dettami moderni dell’economia paesaggistica-, possono garantire uno straordinario bacino di sviluppo per l’intero territorio, con importanti ricadute su diversi comparti, da quello turistico a quello occupazionale. Questo dovrebbe ulteriormente motivare ad investire impegno e risorse nell’esistente, troppo spesso lasciato ad annaspare tra i troppi problemi gestionali e amministrativi. Puntiamo ai parchi che già insistono in Sicilia invece di inventare nuovi status per zone che con altrettanta importanza meritano comunque l’attenzione e la tutela che va riservata alla totalità del nostro paesaggio”.

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