“Gesualdo Bufalino. Quell’invito a Troina cortesemente declinato”: il nuovo libro di Pino Scorciapino

di Redazione
13/02/2022

E’ in libreria il nuovo libro di Pino Scorciapino, “Gesualdo Bufalino e quell’invito a Troina cortesemente declinato”, edito dalla casa editrice “Nulla Die”. Racconta Scorciapino: “Una breve biglietto autografo di Gesualdo Bufalino del quale sono stato destinatario nel 1995 – inedito, svelato per la prima volta in questo libro – diventa la chiave d’una indagine. Riguardante una rilettura non solo della produzione del grande autore siciliano quanto piuttosto di alcuni aspetti personali e familiari della sua vita. Non da parte di un critico letterario ma di un allora sindaco quarantenne ed ora pensionato sessantasettenne. Giornalista pubblicista allora come ora, non esperto di analisi letterarie ma avvezzo all’indagine giornalistica.

Piaccia o non piaccia – e bisogna riconoscere che quasi sempre non piace – il giornalista che scrive un articolo o, ancora più, un libro è un intruso nella vita degli altri. Un gioco al quale non ci si può sottrarre in quanto normalmente si scrive di personaggi importanti, pubblici, del mondo della politica, dello spettacolo, dell’arte, della cultura, dello sport. In questo libro si profila un ulteriore paradosso, forse una complicazione: chi scrive è parte della vicenda, proponente e testimone d’un avvenimento non accaduto ma dal cui mancato accadimento si dipana una indagine su Bufalino ed i suoi affetti. Una lettura parziale, beninteso. Con l’umiltà di riconoscere che dall’approfondimento emerge nulla più d’una tesi. Argomentata, approfondita, documentata grazie al contributo di analisi di altri osservatori e testimoni. Ma pur sempre e solo una tesi. O, più correttamente, una supposizione. Senza pretesa di imporla. Solo con l’intento, in punta di piedi e sempre dalla parte dei protagonisti del libro, di proporla”.

“L’indagine – conclude Scorciapino – è condotta con la tecnica del ricorso massiccio a fonti documentali, inserite in pagina direttamente. Lo straordinario continuatore della scuola narrativa siciliana e i suoi familiari sono i protagonisti di quelle pagine. In un certo senso paradossale per uno scrittore che per una intera vita dispone a suo piacimento di personaggi, li inventa, fa loro dire ciò che vuole che dicano, li plasma e li costruisce secondo i suoi intendimenti. Tuttavia ci muoviamo in un gioco delle parti più ricorrente di quanto si pensi. Chi scrive – così come chi scolpisce o dipinge o recita – deve essere consapevole che di lui e su di lui si continuerà a scrivere a congedo avvenuto. A maggior ragione se si chiama Gesualdo Bufalino, fuoriclasse della scrittura, inarrivabile cesellatore di descrizioni ed emozioni”.

Scorciapino (Troina, 1955), laurea in Scienze Politiche, è stato dirigente della Regione Siciliana a Palermo dal 1987 al 2017; ora in pensione. Giornalista pubblicista, dal 1983 al 2016 ha collaborato a quotidiani e periodici tra cui Giornale di Sicilia, Cronache Parlamentari Siciliane, SiciliaInformazioni.com. Attualmente collabora al sito www.piolatorre.it del Centro studi Pio La Torre di Palermo occupandosi in prevalenza di politica internazionale, armamenti, disarmo. Saggista, storico, biografo, aforista, con questo libro approda al suo quattordicesimo appuntamento editoriale dopo Troina, 18 febbraio 1898 (1974), Governi e parlamenti nella formazione della politica estera italiana, scritto con F. Attinà e S. Cutuli (1982), Ancipa (1984), Conterranei miei (2000), Conterranei miei Atto II (2009), Due anni in Ottorighe (2012), Le massime di Massimo (2013), Qualcosa di padre Campagna (2016), Le massime di Vitaliano (2019), Giovanni Vitale, una vita per la scuola. E non solo… (2019), Massime avanti Coronavis e dopo Coronavis (2020), Gaetano Zito. Parroco di periferia, intellettuale, storico della Chiesa (2021), Ferlauto, Calabrese, Rotondo. A proposito di tre sacerdoti di Troina (2021).

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