Giovane disabile violentata, arrestato operatore Oasi di Troina

di Redazione
08/10/2020

E’ stato arrestato l’uomo, un operatore sanitario dell’Oasi di Troina, L.A., 39 anni, che lavora nel centro specializzato dal 2018, che avrebbe violentato una giovane disabile ospite della struttura, durante il periodo del lockdown.

Dopo un lungo interrogatorio, l’uomo ha confessato alla squadra mobile di Enna. Nei suoi confronti è stato emesso un provvedimento di fermo, disposto dal procuratore Massimo Palmeri e dai sostituti Stefania Leonte e Orazio Longo, con l’accusa è quella di violenza sessuale aggravata “dall’aver commesso il fatto ai danni di una donna disabile e nel momento in cui la stessa era a lui affidata”. 

La giovane, al tempo dei fatti positiva al Covid 19, ora aspetta un bambino. La violenza è avvenuta nei giorni del lockdown, quando l’Oasi era zona rossa per la presenza di 162 positivi fra pazienti e infermieri. L’inchiesta è partita a seguito di una denuncia presentata dai vertici dell’Oasi Maria Santissima di Troina. Gli investigatori si sono concentrati sin da subito sugli operatori sanitari. 

Al lavoro anche gli esperti della Scientifica, che hanno fatto prelievi per l’esame del Dna. Il 39enne, sposato e padre di un figlio, senza precedenti penali, durante i colloqui con gli investigatori, è entrato subito in contraddizione. Poi è crollato, confessando. A fine marzo, era stato lui stesso a chiedere di poter accedere nella struttura per aiutare i colleghi in difficoltà nei giorni dell’emergenza.

Le indagini non sono concluse: “La procura della Repubblica di Enna – dice un comunicato della polizia – continuerà le attività per chiarire ogni ulteriore aspetto della vicenda e valutare eventuali responsabilità in ordine ai fatti accaduti”. 

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