Gli effetti indesiderati causati dalla difficile gestione dell’emergenza Covid

di Davide Di Giorgi
09/10/2020

Mantenere la calma a volte è davvero difficile, soprattutto in momenti drammatici come quelli che sta vivendo, in questo particolare periodo storico, il mondo intero e, naturalmente, le molte comunità dei Nebrodi oggi alle prese con serie difficoltà imposte dall’emergenza sanitaria da Covid-19.

Molti non credevano che la situazione potesse degenerare anche qui, dove i contagi, per l’esiguo numero rispetto a molte regioni del nord, non hanno mai seriamente preoccupato nessuno. Immaginatevi che qualche voce autorevole, quando la curva dei contagi stava precipitando, i divieti si erano allentati, le spiagge erano colme di persone come le discoteche, è arrivata persino al punto di affermare e contestare una presunta “dittatura sanitaria”.

Tra i molti, ovviamente, ci sono pure diversi amministratori di enti locali gli stessi che oggi fanno appelli e raccomandazioni ai cittadini invitando tutti ad osservare scrupolosamente le regole e a mantenere la calma, quando i primi a dare dimostrare di paura e di instabilità sono proprio loro. Capita spesso a chi esercita il diritto di cronaca di essere insultato, minacciato, intimidito… ma quello di venire tirati in ballo in responsabilità di natura organizzativa e gestionale, non c’era ancora capitato. Eppure in meno di una settimana, in tre distinti casi, tre distinti amministratori, probabilmente troppo stressati dalla difficile gestione dall’emergenza, hanno sentito l’esigenza di fagocitare qualcuno dentro i loro sbagli, o negli errori commessi da qualcunaltro, tirando noi in ballo.

Finiamola. Noi non siamo e non vogliamo essere parafulmini di nessuno. Noi facciamo informazione, seria, seguendo i nostri tempi, dando ai nostri lettori notizie, che poi possono o non possono piacere, ma sempre d’interesse collettivo e sempre scrupolosamente verificate, mantenendo il segreto professionale sulle fonti della notizia: espressione di un dovere tutelato sia in sede deontologica sia in sede penale. Certo, anche noi possiamo commettere o essere indotti ad errori – per carità di Dio – ma non cerchiamo di scaricare responsabilità su nessuno. Sui nostri errori ci mettiamo la faccia e tanta buona volontà per cercare in ogni modo, quando possibile, di recuperare.

Il numero dei contagi da Covid continua a salire. E la preoccupazione investe tutti. È stato sottovalutato il fatto storico che tutte le pandemie hanno una seconda ondata più pericolosa della prima e ora molti fanno fatica a mantenere il controllo di emozioni e reazioni, fondamentale per restare obiettivi. È importante valutare la reale gravità di ciò che sta accadendo, senza lasciarsi prendere la mano, ma pensando, ciascuno per la propria parte e calandosi con serietà nel ruolo che riveste, a come risolvere questa situazione, non a chi addossare eventuali responsabilità.

 

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