I canti siciliani della Settimana Santa come antidoto al coronavirus

di Lucio Volo
03/04/2020

I tradizionali canti siciliani della Settimana Santa come antidoto al Coronavirus. Infatti  il Museo cultura e musica popolare dei Peloritani ha deciso di non rinunciare al consueto incontro con le “Voci della Passione”, proponendo l’appuntamento sui social network, in particolare YouTube e Facebook, infrangendo così l’isolamento imposto dall’emergenza sanitaria causata dal Covid 19. 

La sesta edizione dei canti siciliani di tradizione della Settimana Santa andranno in scena in versione virtuale. La Nobile Arciconfraternita della SS. Annunziata dei Catalani comincerà sabato 4 aprile.

Sarà un viaggio alla riscoperta dei dolenti canti di tradizione della Passione di Gesù Cristo, ricolmi di patos, da sempre con funzione catartica per sconfiggere il dramma della morte, facendo trionfare il mistero della vita e della salvezza cristiana. Ad interpretare l’ampio repertorio di canti di area peloritana e nebroidea “con gli occhi della Madre” sarà Pinello Drago, cantore e polistrumentista, oltre che costruttore di aerofoni pastorali, di Galati Mamertino. 

Ad introdurlo, lo Stabat Mater dei Cantori del Venerdì Santo di Santo Stefano di Camastra ed il Martuorio, sempre del centro nebroideo, affidato alla voce del cantastorie Peppe Lucifaro. Ogni performance sarà preceduta da slide con note informative e da un ricco apparato iconografico.

L’originale progetto multimediale, prodotto dall’associazione Kiklos per la collana “Tracce” del Museo, porta la firma di Mario Sarica, per la ricerca ed i testi, e di Simonluca Spadanuda, per la realizzazione videografica.

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