I sindaci del Distretto sanitario D29 incontrano il Commissario dell’ASP

di Redazione
22/02/2024

Un incontro formale, convocato nell’aula consiliare del Comune di Mistretta, qualche giorno a dietro, ha favorito il confronto tra i sindaci del Distretto Sanitario D29: Tatà Sanzarello (Mistretta), Francesco Re (Santo Stefano di Camastra), Domenico Ruffino (Pettineo), Angelo Tudisca (Tusa), Giuseppe Giordano (Castel di Lucio), Sebastiano Adamo (Motta D’Affermo) Salvatore Salvaggio (Reitano) e il neocommissario straordinario dell’Asp, Giuseppe Cuccì, il Direttore Sanitario, Rosalia Murè, nel quale è stata fatta una sintesi sulle principali carenze che limitano notevolmente la risposta sanitaria nel Distretto.

AREA EMERGENZA

La gravissima carenza di personale sia medico che paramedico destinato al pronto soccorso, alla cardiologia, alla traumatologia ed alla chirurgia mette a repentaglio la vita dei pazienti più che in altre realtà viste le particolari condizioni geografiche e orografiche del territorio, con distanze mediamente di oltre 100 km dai centri ove è possibile ricevere un’assistenza più qualificata.

COLLABOARAZIONE CON LA FONDAZIONE GIGLIO DI CEFALU’

da oltre 2 anni è in atto una collaborazione con la Fondazione Giglio, prima limitata al trattamento della cataratta successivamente estesa alla chirurgia urologica, che anche se ancora in maniera sperimentale, ha dato eccellenti risultati. Si propone di implementare e perfezionare tale tipologia di collaborazione, rendendola più stabile e organizzata, elevando il livello delle prestazioni anche in regime di ricovero con l’utilizzo dei 20 posti letto che sono stati recentemente adeguati alle esigenze moderne di assistenza. Estendendo ad altre specialità il rapporto di collaborazione: chirurgia, ginecologia, ortopedia e traumatologia, otorinolaringoiatria. Il ripristino presso il presidio ospedaliero di una unità di otorinolaringoiatria (era attiva una unità operativa complessa di questa specialità) consentirebbe, così come è avvenuto con l’intervento di cataratta di eOettuare nell’immediato tutta una serie di prestazioni (tonsillectomie, adenoidectomie, deviazione del setto ecc.) che impegnano i pochi reparti di questa specialità allungando a dismisura le liste d’attesa e costringendo i pazienti a peregrinazioni disumane e costose alla ricerca di strutture private. L’attuazione di quanto proposto consentirebbe di ottimizzare il piano di utilizzo delle sale operatorie e la professionalizzazione del personale ASP, realizzando economie di scale e abbattimento delle liste d’attesa all’interno dell’ASP e dell’intera Regione.

COLLABORAZIONE FONDAZIONE MAUGERI

La collaborazione tra ASP 5 e la Fondazione Maugeri di Pavia, che ormai dura da oltre 20 anni, ha rappresentato una eccellenza della sanità siciliana. Mistretta è centro di riferimento regionale per la SLA. I pazienti che vi si rivolgono vengono da tutta la Sicilia e anche dalla Calabria, in una specialità carente in tutta la Sicilia, e per la quale si registra una forte migrazione sanitaria. Si propone la prosecuzione e l’implementazione delle prestazioni con le stesse procedure utilizzate con la stessa Fondazione Maugeri presso l’ospedale di Sciacca onde evitare soluzioni di continuità che potrebbero snaturare e vanificare gli eccellenti risultati fino ad ora raggiunti. Una collaborazione tra gli specialisti del Giglio, della Maugeri e dell’ASP costituirebbe una sinergia che aumenterebbe il numero e la qualità delle prestazioni con notevoli economie di scala.

SANITA’ TERRITORIALE

 non meno importante è l’attenzione da dedicare alle problematiche di un territorio marginale ed emarginato a confine tra tre province, con collegamenti impossibili, che si sta spopolando. È indispensabile prevedere ed organizzare un sistema di assistenza territoriale integrato che preveda la presenza più capillare di assistenza ambulatoriale nei comuni; che preveda la realizzazione di elisuperfici in ogni comune così come è avvenuto nelle isole minori (un motoscafo ambulanza dalle isole Eolie raggiunge un ospedale mediamente in un’ora, una ambulanza dai comuni di questo distretto raggiunge un ospedale attrezzato mediamente dopo un’ora e trenta; se nelle isole ci può essere il mare agitato, nei comuni di questo distretto ci può essere la neve). È indispensabile organizzare meglio le prestazioni di diagnostica territoriale. Il servizio di radiologia, che è dotato di una TAC di ultima generazione, ed il servizio di laboratorio analisi se ben integrati con il CUP, possono erogare prestazioni per i pazienti di tutta l’ASP, con significativi abbattimenti delle liste d’attesa in tutta l’Azienda. Bisogna programmare fin da ora la dotazione organica di personale e le attrezzature per le costruende Case della salute di Santo Stefano di Camastra e di Mistretta che dovranno assicurare la cerniera assistenziale tra l’ospedale e il territorio. In un’ottica di programmazione di distribuzione delle prestazioni sanitarie in questo territorio è auspicabile immaginare rapporti di collaborazione con gli ospedali di Sant’Agata di Militello e di Nicosia. Il distretto nel suo insieme e i comuni singolarmente sono disponibili a collaborare e integrarsi con gli operatori dell’ASP per ottimizzare le prestazioni sul territorio per la prevenzione e lo screening, nel settore sociosanitario, nei servizi della tutela della salute mentale e della psicologia. In tutto ciò siamo ottimisti per una proficua collaborazione considerata la vasta esperienza professionale del dott. Cuccì.

ASSISTENZA VETERINARIA

come è noto questo distretto è caratterizzato da una forte connotazione zootecnica; l’allevamento rappresenta la più importante realtà economica dei comuni dell’entroterra. I servizi veterinari sono carenti di personale e di mezzi; non si riesce malgrado professionisti validi e volenterosi a sopperire alla grande mole di lavoro rappresentata dai piani di risanamento, con gravi ripercussioni negative dal punto di vista commerciale ed economico nelle aziende. Inoltre, il drammatico proliferare di cinghiali e maiali selvatici, che devastano il territorio e soprattutto i terreni coltivati, rappresentano una minaccia per la diffusione e propagazione di malattie negli allevamenti zootecnici (Tubercolosi e Brucellosi) e rappresentano un pericolo per l’incolumità dei cittadini, visto che tali animali nocivi possono essere aggressivi e stanno invadendo anche i centri abitati. Si chiede di costituire una unità di crisi con gli altri Enti (forestale, ente parco, prefettura, assessorato agricoltura) per aOrontare radicalmente il problema. I nostri comuni sono pronti e disponibili a fare la loro parte.

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