Il Liceo “Sciascia” di Sant’Agata incontra Giovanni Paparcuri

di Chiara L'Abbate
31/03/2018

“Cari ragazzi impegnatevi, non abbiate mai paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini  liberi e consapevoli”. Con queste parole la preside del Liceo Classico-Linguistico Leonardo Sciascia di Sant’Agata di Militello, Larissa Bollaci, ha voluto aprire l’assemblea di istituto che ha visto al presenza di Giovanni Paparcuri, l’autista di Rocco Chinnici scampato alla strage di via Pipitone Federico in cui, il 29 luglio 1993, morì il magistrato palermitano, famoso per l’istituzione del “pool antimafia”, che diede una svolta decisiva nella lotta a Cosa Nostra. All’incontro sulla legalità erano presenti anche Salvo Vitale e Faro di Maggio, due dei compagni di Peppino Impastato più attivi negli anni ’70. 

“Sono molto soddisfatto di come è andata l’assemblea – afferma il rappresentate degli studenti, Arturo Caputo – E’ stato qualcosa voluto da tutti e, a dimostrazione di ciò, ci  terrei a sottolineare che l’impegno nell’organizzazione della giornata non è stato soltanto mio. Durante questo percorso sono stato affiancato da Alessandra Rundo, rappresentate alla consulta Provinciale, dai rappresentanti di classe e dai singoli studenti.  Inoltre, il tema trattato mi tocca particolarmente. Sono felice che questa mia idea sia stata accolta con grande entusiasmo e interesse da tutti e che quest’incontro difficilmente verrà dimenticato”.

Giovanni Paparcuri ha deciso di raccontarsi agli studenti  attraverso una serie di foto. Gli studenti hanno avuto la possibilità, attraverso le fotografie, di conoscere i dettagli della strage compiuta contro Chinnici e di vedere alcuni dei momenti privati dell’ex autista fra cui la foto del proprio matrimonio al quale erano presenti anche Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Significative anche le parole di Salvo Vitale che ha voluto sottolineare l’importanza del continuare a ricordare le lotte di grandi uomini contro la mafia e Faro di Maggio che ha raccontato alcuni aneddoti della vita di Peppino Impastato, facendo anche vedere un video di circa dieci minuti con molte fotografie strettamente personali dello stesso Peppino. 

Entusiasti gli studenti che hanno animato il dibattito alla fine dell’incontro. “E’ stata un’emozione incredibile e inizialmente quasi un’utopia trovarsi tra le stesse mura con delle persone che hanno cambiato la nostra storia – commenta Francesco Filetto, II B Classico -. E’ sempre un’emozione incredibile per noi ragazzi  studiare la storia, ma lo è ancora di più interloquire con i testimoni oculari”. 

“Incontrare uomini che hanno partecipato attivamente alla storia non è cosa che avviene tutti i giorni e ascoltarli ci ha fatto rivivere le loro emozioni e ciò che li ha segnati – afferma Daniela Regalbuto, IV B Classico -. Indimenticabile è la testimonianza di chi, nonostante siano passati tanti anni, ha vivo negli occhi l’orgoglio di aver combattuto per ciò in cui crede”

“E’ stata una grandissima emozione aver avuto la possibilità di parlare con due migliori amici di uno che è diventato il simbolo della lotta alla mafia: Peppino ImpastatoGiulia Pirronello, V B Linguistico – Ancor più toccante il racconto dell’esperienza di Giovanni Paparcuri che, con delle semplici foto, è stato capace di far riflettere ed emozionare chiunque fosse presente. Grazie all’impegno dei rappresentanti Arturo e Alessandra, sono stata partecipe di un’esperienza che dimenticherò difficilmente”.

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