Il Maestro Rosario Raffaele in visita alle proprie creazioni a Sorrentini

di Carla Lopes
29/08/2023

Con la ricorrenza del cinquantennale, in occasione dei festeggiamenti di San Teodoro, patrono di Sorrentini, frazione del comune di Patti,  il Maestro scultore Rosario Raffaele è ritornato nella chiesa impreziosita dalle proprie opere anche per capire se queste potessero avere bisogno di manutenzione o restauro.

Maestro Rosario Raffaele

Nel 1973, su commissione dell’allora parroco Don Giuseppe Sirna, il maestro Raffaele, di Santo Stefano di Camastra, realizzò due pale di altare per la chiesa di San Nicola nella frazione Sorrentini, a sinistra il tabernacolo con Gesù che dispensa il pane e a destra il fonte battesimale con Gesù Risorto, entrambi per un’altezza di m.3.70 e il Cristo morente in croce situato nella parete di fondo h.m.2,30.

Opere realizzate in terracotta, sezionate in decine di pezzi, assemblate in loco, rifinite e patinate con un colore chiaro antichizzato. Abbiamo approfittato della circostanza per chiedere al Maestro Rosario Raffaele in che stato avesse trovato i suoi lavori.  

“È stata una sorpresa trovare le sculture dopo  mezzo secolo in perfetto stato, oserei dire proprio come al momento della consegna avvenuta nel 1973 – afferma il Maestro stefanese. Se li avessi trovate bisognevoli di restauro mi sarei certamente rimboccato le maniche e avrei eseguito il lavoro di intervento personalmente nonostante il peso dei miei 84 anni. Magari con l’aiuto di qualcuno che montasse il trabattello per raggiungere la sommità. Sentivo comunque di avere fretta di attuare questo sopralluogo proprio per essere certo di poter intervenire, eventualmente, personalmente”.

Quali opere ha realizzato in passato?

“Esposte al pubblico posso citare, fra le tante, il bassorilievo di m.1,70 x cm.80 rappresentante “La cena”  in chiave moderna con Gesù che consuma il pasto con le maestranze in un cantiere. Opera tuttora collocata nella parete di fondo del salone delle conferenze attiguo al Duomo di Sant’Agata di Militello. Mentre fra le sculture in pietra vulcanica posso citare “il Pirrero” a Lipari, situato in Piazza Municipio, il “Mostro Lavico Zumbo” a Stromboli, il “Mostro a guardia del teatro” ad Altomonte in Calabria. Ma l’opera più importante – conclude il Maestro scultore Raffaele – ritengo che sia il “Monumento alla maternità”, in peperino, h. m.1,70 situato in zona San Michele in un parco a Vitorchiano di Viterbo“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.