Il sindaco Gaetano Nanì è uno dei candidati all’ARS dell’area dei Nebrodi

di Giuseppe Salerno
04/09/2022

Gaetano Nanì, primo cittadino di Naso ha dato piena disponibilità al suo partito di appartenenza, Fratelli d’Italia, che ha deciso di puntare su di lui per le prossime elezioni regionali, in programma il 25 settembre, piazzandolo ai nastri di partenza nella corsa per un posto di deputato all’ARS. Nebrodi News ha contattato il primo cittadino della ridente città nebroidea per fargli qualche domanda.

Sindaco, perché, nonostante sia tanto assorbito dagli impegni per l’amministrazione del Comune di Naso ha deciso di candidarsi alle Regionali del prossimo 25 settembre?

La decisione deriva dal fatto che in questi mesi di amministrazione ho potuto percepire che se sei presente nei luoghi decisionali, dove vengono stabilite le sorti di un territorio, allora puoi essere più efficace anche per la comunità che amministri. L’attività di Sindaco è decisamente impegnativa, ma quando hai una squadra che collabora e gli uffici efficienti, allora tutto diventa più facile. Quindi il Sindaco, in questo caso, deve essere più efficace a rintracciare nuovi finanziamenti e programmare, assieme agli altri sindaci, il modello di sviluppo per tutto un intero territorio, per tutta la provincia di Messina e con particolare attenzione ai Nebrodi che sono la periferia della Sicilia. Essere presente all’Assemblea Regionale Siciliana rappresenta, quindi, la soluzione per poter essere parte attiva di un processo di miglioramento sociale. Non vorrò essere un soggetto passivo a ruota delle decisioni altrui, ma vorrò rappresentare il traino decisionale per imporre nuova vitalità ad una attività politica troppo affievolita in provincia di Messina negli ultimi anni.

Lei è il primo cittadino di Naso, piccolo centro collinare dell’entroterra tirrenico arroccato sui monti Nebrodi. Quali sono le istanze principali che vorrà portare all’ARS? Cosa chiedono alla politica i cittadini delle aree interne della Sicilia?

La mia è una ridente cittadina collocata nell’area interna dei Nebrodi, all’interno di un contesto territoriale del quale fanno parte 21 comuni. Io non vorrei rivendicare solamente i legittimi diritti infrastrutturali della nostra area, ma quella di un’intera provincia. Bisogna, finalmente, avere una visione globale di quello che serve a Messina ed ai Nebrodi. Strade di collegamento veloci verso i centri di servizi sanitari, collegamenti con gli aeroporti degni di essere veloci, realizzazione doppio binario da Patti a Cefalù, miglioramento dei servizi sanitari, del 118, dei punti nascita. Non possiamo avere un “diritto alla vita” inferiore a chi abita nelle città o nelle altre parti d’Italia. Non può la provincia di Messina, la più turistica della Sicilia, avere collegamenti da terzo mondo sia per arrivare a Messina che per i collegamenti con le isole minori. Bisogna potenziare i collegamenti dai porti della costa alle Isole Eolie ed anche via mare per raggiungere la Città di Messina e l’aeroporto di Reggio Calabria. Non possiamo più pensare ai piccoli investimenti a livello locale, a livello campanilistico. Lo sviluppo è globale. E se vogliamo tutelare l’ambiente dobbiamo correre veloce sugli investimenti su acquedotti e fognature. L’amministrazione della città di Messina non può ancora bloccare l’attività dell’ATI idrico, perdiamo centinaia e centinaia di migliaia di risorse per infrastrutture necessarie ed urgenti. Quindi io non chiedo nulla per la mia Città ma per tutto il comprensorio, per la provincia di Messina perché lo sviluppo, ripeto, deve essere complessivo ed omogeneo.

Come giudica l’operato del precedente Governo?

Il Governo Musumeci è stato uno dei migliori che ricordi. Gli investimenti per la tutela del territorio sono stati tantissimi: consolidamenti, mitigazione rischio idraulico, tutela delle coste. Sui beni culturali sono centinaia i milioni di euro messi in campo. Solo su Naso abbiamo avuto finanziante, nell’ultimo anno, la ristrutturazione di 3 chiese e del Teatro. Sono opere in corso ed ancora da attivare. Purtroppo, la burocrazia rallenta tantissimo la programmazione e quindi lo sforzo del governo non è ancora percepito in pieno dai cittadini, ma gli addetti ai lavori, i Sindaci lo sanno cosa è stato fatto. Sulla sanità doveva essere fatto qualche sforzo in più soprattutto in provincia di Messina, ma è mancato, secondo me, quell’incisività dei nostri deputati; appunto per questo mi sto candidando… per essere più incisivo, ma non solo sulla sanità, su tutti gli argomenti che riguarderanno la nostra provincia. Pensavo che la deputazione regionale fosse più incisiva negli argomenti di interesse generale vedasi gestione rifiuti, ma alla fine nessuna svolta concreta dall’assemblea regionale è stata fatta nel settore, se non per intervento diretto di Musumeci con l’attivazione delle procedure, lunghissime, per la realizzazione di 4 inceneritori. Bisogna attivarsi subito altrimenti saremo sommersi dai rifiuti. L’assemblea regionale, purtroppo, si è fermata a trattare piccole argomentazioni, a politiche elettorali per la continua ricerca del consenso personale. E’ qui la chiave di volta. Sono i deputati, i singoli partiti che devono imporre le tappe per un risveglio normativo di qualità per risolvere gli annosi problemi. Il governo Musumeci ha affrontato brillantemente il periodo covid, con determinazione ed equilibrio. La Sicilia ne è uscita più forte. Abbiamo il PIL più alto del Sud Italia. Ma lo stesso periodo ha rallentato l’attività amministrativa per poter essere più efficace sugli investimenti. Musumeci meritava di essere ricandidato e non avrebbe avuto rivali, sia amministrativamente che politicamente, che per rappresentanza, finalmente dignitosa, di una nuova Sicilia che non chiede più riscatto, ma presenza come protagonista in un contesto nazionale di sviluppo sociale ed economico.

Perché la gente dovrebbe votare Fratelli d’Italia e Gaetano Nanì?

I cittadini messinesi dovrebbero votare Gaetano Nanì perché ha rappresentato in questi anni un punto fermo istituzionale in un contesto politico molto variabile e con cambi repentini di casacca, per lo più per interessi personali elettorali. Dovrebbero votare Gaetano Nanì perché ritengo che in questi danni di amministratore, ha saputo dimostrare capacità di risultato ed organizzative. Dovrebbero votare Gaetano Nanì perché difende il territorio e gli interessi dei cittadini sopra ogni cosa e non solo per interessi particolari o limitati al proprio paese e si è fatto carico, in prima persona, di portare le istanze generali nei tavoli regionali e nazionali. Dovrebbero votare Gaetano Nanì perché è inserito in un Partito, Fratelli d’Italia, che avrà la responsabilità di governo della nazione e della regione dove sarà il primo partito in assoluto. Avere la responsabilità significa portare i risultati a casa. Non significherà gestire il potere: fare nomine nella sanità, negli enti e gestire il clientelismo. Significa essere efficace nella programmazione dello sviluppo generale sociale ed economico. Significa che i diritti sono diritti e non favori, significa che non potranno esistere ambulanze del 118 senza medico a bordo, significa che non potranno esistere 2 ore e mezza di strada per raggiungere, forse, un aeroporto, significa semplificare le procedure per i bandi a favore delle imprese e non complicarsi la vita e perdere le risorse europee, significa stare sempre dalla parte dei più deboli e migliorare i servizi sociali e di assistenza alle fasce più deboli.

Se verrà eletto quale sarà il primo disegno di legge sul quale ha intenzione di lavorare?

Non c’è un primo disegno di legge su cui lavorare. Ce ne sono diversi ed importanti. La riforma della gestione dei rifiuti, essenziale. La riforma dei servizi sociali, bisogna ampliare la platea dei soggetti tutelati e formare gli operatori. Regolamentare i bandi di agevolazione per le imprese semplificando gli adempimenti. Prevedere forme di incentivazione automatiche a favore delle imprese che propongono programmi di investimenti e nuove assunzioni. Prevedere, tramite l’IRFIS, l’acquisto dei crediti da bonus edilizi, attualmente bloccati dalle banche.

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