Mafia dei Nebrodi: interdittiva antimafia per i Conti Taguali

di Francesca Alascia
18/10/2017

Interdittiva antimafia per la Conti Taguali srl, un impresa agricola che detiene circa 1300 ettari di terreno, nel territorio di Cesarò, ma di proprietà del comune di Troina, è stata emessa dalla Prefettura di Catania.

Secondo la Prefettura di Catania l’azienda sarebbe soggetta a infiltrazioni mafiose. La misura potrebbe portare alla revoca delle concessioni ottenute nel corso degli anni, prima dell’entrata in vigore del Protocollo di legalità del presidente Giuseppe Antoci, oggi divenuto legge di stato, recepito in toto nel nuovo Codice Antimafia.

L’ amministratore unico dell’impresa è Giuseppe Conti Taguali, 64 anni, rientrante nel novero delle 14 persone, alle quali è stato chiesto il prelievo del Dna perché sospettate di un ipotetico coinvolgimento nell’attentato di stampo mafioso dello scorso 18 maggio, perpetrato ai danni di Giuseppe Antoci.

“Con l’interdittiva antimafia disposta dalla Prefettura di Catania nei  confronti della ditta Conti Taguali, si libera un altro pezzo di  Nebrodi dalle infiltrazioni mafiose –  commenta Giuseppe Antoci, Presidente del Parco dei Nebrodi, plaudendo all’azione investigativa – Si tratta di un   provvedimento che, con la piena applicazione del Protocollo di legalità, mette di fatto fuori gioco la famiglia Conti Taguali, permettendo adesso a giovani ed onesti agricoltori di usufruire dei contributi dell’Unione Europea. Ormai grazie al recepimento del   Protocollo nel nuovo Codice antimafia questo strumento è divenuto patrimonio non solo dei Nebrodi e della Sicilia ma del Paese intero”.

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