Mafia dei pascoli: i fermi sono nove. Si attende la convalida del Gip

di Redazione
15/02/2017

Sarà presentata oggi al Gip di Catania la richiesta di convalida dei nove fermi eseguiti da carabinieri del Ros che hanno lavorato insieme ai carabinieri della compagnia di Santo Stefano di Camastra nell’ambito di un’operazione antimafia che avrebbe azzerato i vertici delle cosche di Cesarò (Messina) e Bronte coordinata dalla Dda della Procura etnea. Tra i destinatari del provvedimento anche i presunti capi dei due gruppi, Giovanni Pruiti e Salvatore Catania. L’udienza si dovrebbe tenere venerdì prossimo.
Al centro delle indagini di militari dell’Arma, che hanno redatto un’informativa di circa 100 pagine, la violazione del cosiddetto ‘protocollo Antoci’ da parte dei clan. Secondo l’accusa, per poterlo ‘aggirare’ con minacce e aggressioni, avrebbero costretto allevatori e contadini a cedere i terreni di loro proprietà per potere così accedere ai contributi per l’agricoltura dell’Unione europea senza la certificazione antimafia che il presidente del parco dei Nebrodi ha reso obbligatoria per l’accesso ai finanziamenti. Una decisione che ha tolto molti terreni, e quindi fatto perdere soldi, alle cosche della zona e che lo scorso anno ha visto Antoci vittima, illesa, di un agguato, con colpi di fucile sparati contro la sua auto blindata sulla strada dei boschi dei Nebrodi che unisce San Fratello e Cesarò. Su quest’ultimo episodio ha pendente un’inchiesta la Dda della Procura di Messina.
L’indagine coordinata dalla Procura distrettuale di Catania ha avuto un’accelerazione con i fermi per il rischio di gravi intimidazioni o violenze nei confronti delle vittime.

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