Mafia, la Dia: tortoriciani ancora centrali nel potere della provincia

di Turi Milano
27/01/2017

Le estorsioni e la droga business prevalenti

Le indagini “hanno confermato come i gruppi mafiosi continuino  a trarre linfa vitale dalle estorsioni e dal traffico di stuoefacenti, attività che, se lette in valore assoluto, concorrono a geolocalizzare gli ambiti di competenza e a rendere più chiare le alleanze in atto, specie quelle finalizzate all’approvvigionamento della droga”. In riferimento al mercato della droga la Dia cita l’operazione Senza Tregua da cui è emerso che elementi del clan Mangialupi ed esponenti anche di vertice del gruppo mafioso dei tortoriciani avevano stretto rapporti con i clan calabresi dei Norta-Strangio d San Luca in provincia di Reggio Calabria.

Accanto alle tradizionali attività illecite della mafia si aggiunge l’usura mentre la criminalità messinese continua a puntare sulla infiltrazione negli appalti, nell’edilizia, nel settore dei servizi, dello smaltimento dei rifiuti e degli esercizi commerciali.

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