“Non siamo interessati ad una battaglia sui numeri ma la nostra è una battaglia politica a difesa della nostra comunità”. La capogruppo di “Militello Migliore” Teresa Travaglia, al nostro giornale, sottolinea i motivi che hanno portato lei, e i consiglieri Davide Blogna e Donatella Cangemi, a presentare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Militello Rosmarino, Salvatore Riotta.

“Sappiamo – prosegue la consigliera – che i numeri non ci sono, ma a noi non interessa questo. Abbiamo scritto un atto di otto pagine in cui fotografiamo la situazione di fallimento dell’amministrazione Riotta. La nostra è una denuncia che vogliamo portare in Consiglio e che ogni consigliere, alla luce del sole, dovrà dire, di fronte ai militellesi, se sosterrà o meno questa amministrazione. Una dichiarazione di responsabilità insomma. Ognuno si assuma la responsabilità delle proprie scelte. Non cerchiamo accordi per far votare a favore o contro ma un confronto responsabile davanti al quale ogni consigliere dovrà chiaramente dire se vuole stare con il paese o legittimare la paralisi”. 

La mozione di sfiducia andrà in Aula non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione, deve essere votata per appello nominale e, se approvata dai due terzi dei Consiglieri assegnati con arrotondamento all’unità superiore, determina la cessazione dalla carica del Sindaco e della Giunta e lo scioglimento del Consiglio Comunale.

Ma i numeri non ci sarebbero al momento. Voterebbero a favore i tre consiglieri di Militello Migliore, più la consigliera indipendente Sandra Lo Paro, contrari invece i tre consiglieri di maggioranza, più il presidente del Consiglio Antonino Mileti, che qualche giorno fa ha dichiarato il suo sostegno al sindaco Riotta.