Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Mistretta, sovraintesi dal capitano Francesco Marino, nel corso di mirati servizi volti alla prevenzione e repressione dei reati predatori in aree rurali e dell’osservanza della normativa volta al contrasto della propagazione del virus COVID-19, hanno deferito in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, quattro cittadini amastratini, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di “furto pluriaggravato di legna” dal bosco in contrada Verdecanna del comune di Mistretta, area ricadente nella zona “D” del Parco dei Nebrodi, nonché di inosservanza di provvedimenti dell’autorità per non aver ottemperato al divieto di circolazione senza comprovato motivo imposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’emergenza Covid-19.

I militari del Nucleo Operativo, coordinati dal luogotenente Calogero Di Gangi, transitando nel bosco in località Verdecanna, a circa 8km dal centro nebroideo e a 2 km dalla provincia di Enna, dove nelle scorse settimane erano state riscontrati, dagli stessi, diversi tagli non autorizzati di alberi di cerro (Quercus cerris), arrecando notevoli danni al bosco, notano la presenza di un furgoncino con della legna già caricata e delle persone intente tagliare altri tronchi, (una decina) già abbattuti precedentemente.

Alla vista dei militari i quattro mistrettesi, incensurati, non sono riusciti a giustificare la loro presenza in quel luogo. Gli stessi erano sprovvisti della prevista autorizzazione al taglio e della prevista auto-certificazione per recarsi fuori dal proprio domicilio. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate le attrezzature usate e la legna già tagliata in attesa delle disposizioni da parte dell’Autorità Giudiziaria.