Mistretta: i castelletti rivedono la luce, la città e gli amastratini l’acqua

di Giuseppe Salerno
04/07/2022

Il lavoro di pulizia straordinaria, avviato a Mistretta qualche giorno fa, eseguito nei cosiddetti castelletti, i bottini che custodiscono le sorgive di acqua che convogliata ai serbatoi comunali, immessa nella rete idrica urbana, arriva nelle case dei  cittadini, ha consentito agli operai del servizio acquedotto, coordinati dal caposquadra Mirenda, di liberare le vasche da residui di fogliame e fanghiglia che ostruivano il passaggio all’acqua e l’immissione nella condutture disperdendosi nelle campagne circostanti.

Tutto ciò grazie all’indispensabile lavoro portato avanti da due operai dell’Ente Sviluppo Agricolo che con un loro mezzo meccanico hanno liberato le strade di campagna e le aree adiacenti ai bottini da infestanti che crescevano indisturbati dal maggio 2013, anno in cui era stata eseguita l’ultima manutenzione, rendendo inaccessibile i luoghi.  Una quantità esagerata di acqua si disperdeva nelle aree antistanti i castelletti mentre a Mistretta, nella stagione pre e post autunnale, l’acqua veniva razionata ed erogata alle famiglie addirittura ogni 3 giorni. Una situazione insostenibile di cui questo Giornale in passato si è occupato svariate volte e la cui risoluzione è stato oggetto di solenne impegno, nella scorsa campagna elettorale, dell’attuale primo cittadino Tatà Sanzarello.

Il sindaco amastratino aveva promesso ai propri cittadini che il problema idrico in città sarebbe stato risolto e, per onor di verità, sin dal suo insediamento non ha mai mollato l’obiettivo seguendo personalmente uno schema ben definito di interventi dai quali è stato possibile recuperare, ed aumentare di circa il doppio, la quantità di acqua da canalizzare nei serbatoi comunali. Il problema adesso – come spiega lo stesso primo cittadino amastratino – è riuscire a trasferire la tantissima acqua, che si riversa ora nella camera di riunione, ai due serbatoi comunali, considerato che le due condutture sono un colabrodo e la portata di entrambi insufficiente a incanalare l’acqua oggi disponibile. “Difficoltà – afferma Sanzarello – che supereremo, spero a breve, con il rinnovamento della condotta adduttrice per la quale l’Amministrazione ha ottenuto un finanziamento di 1 milione 360 mila euro.”

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