Mistretta, i fondi rustici su demanio civico: cambiano gli scenari

di Giuseppe Salerno
01/03/2020

I fondi rustici di proprietà del Comune di Mistretta insistono su demanio civico. Lo certifica il Magistrato per la liquidazione degli usi civici, a seguito della ricognizione tecnica da parte del verificatore incaricato, tramite la quale è stato possibile identificare circa 4000 particelle, per lo più, tutte gravate da usi civici.

Una ricognizione, secondo le informazioni in nostro possesso, che avrebbe permesso di individuare nuove particelle sconosciute all’Ente amastratino per il quale l’ultimo accertamento identificativo dei terreni era stato fatto nel lontano 1935. A breve, dunque, il Commissariato per la liquidazione degli usi civici della Sicilia dovrebbe notificare al Comune di Mistretta il decreto di approvazione che, di fatto, imporrebbe alla Commissione straordinaria, che amministra l’ente a seguito dello scioglimento dello stesso per mafia, l’adozione di accorgimenti necessari che dovrebbero interessare in primis la modifica al regolamento per l’assegnazione dei fondi e, in secundis, l’emanazione di nuovi bandi che non prevedono più affitti bensì la concessione dei terreni per il godimento collettivo che si concreta in varie forme (caccia, pascolo, legnatico, semina), spettanti ai soli membri di una comunità amastratina.

Sempreché il nuovo iter, che dovrà essere avviato, non viene ancora una volta bloccato, o rallentato, da ricorsi sulle particelle identificate dal tecnico verificatore il cui elenco dovrà rimanere pubblicato all’Albo pretorio del comune di Mistretta per 30 giorni. A questo punto il tanto atteso esito dei ricorsi al TAR di Catania avrà un’importanza relativa. Importante invece rimane l’aspetto legato ai titoli Agea fissati sulla superficie eleggibile che, a causa del procrastinarsi dei tempi per l’assegnazione dei fondi, gli allevatori perderanno poiché non faranno più in tempo, entro il 15 maggio, a presentare i contratti. Tra Mistretta e Castel di Lucio gli esperti stimano un mancato introito, legato ai contributi comunitari, che si aggira intorno al milione di euro.

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