Mistretta, il sindaco vuole un consiglio in seduta segreta ma il regolamento non prevede la sua presenza

di Redazione
28/01/2017

Porracciolo, nonostante il parere del segretario comunale di cui abbiamo detto sopra e le previsioni regolamentari del consiglio, con una nota, indirizzata al presidente del consiglio, ai capigruppo consiliari, ad organi ed autorità, protocollata lo stesso giorno in cui era previsto, in prima seduta, il consiglio comunale richiesto dal sindaco Porracciolo,  attacca i contenuti della comunicazione  definendoli “infondati in fatto e destituiti in diritto”. «Gli stessi, sui quali volutamente non si esprime alcun giudizio – scrive il primo cittadino della città amastratina – appaiono assolutamente pretestuosi, così come l’azione ostruzionistica intrapresa dalla quasi totalità dei Consiglieri del gruppo di opposizione “Sosteniamo Mistretta”, che ha la maggioranza in Consiglio, volta esclusivamente a non consentire al Sindaco di effettuare le comunicazioni richieste in seduta segreta». Nella stessa comunicazione scritta, Porracciolo torna a ribadire l’importanza, per riservatezza e delicatezza, dei contenuti che dovevano e devono necessariamente essere effettuati in seduta segreta. I consiglieri di Sosteniamo Mistretta rivendicano l’autonomia del consiglio comunale e continuano a ribadire che, “se ci sono fatti particolari che riguardano indagini in corso, il sindaco è tenuto a riferire all’autorità giudiziaria” e che il consiglio, dice il capogruppo di Sosteniamo Mistretta Piero Consolato “non accetterà mai il ricatto cui il sindaco intende sottoporlo minacciando di non partecipare più, né lui né la giunta,  alle sedute del consiglio comunale”.

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