Mistretta, Istituto Comprensivo perde l’autonomia: la Minoranza attacca Sanzarello

di Redazione
06/01/2024

Il Gruppo di minoranza consiliare “Guardiamo Oltre” composto dai consiglieri Rita Lutri, Lirio Di Salvo, Nino Maniaci e Marco Ribaudo, con un comunicato ufficiale, attacca l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Tatà Sanzarello ritenendo la stessa inconsistente e superficiale. Inconsistenza, superficialità e assenza istituzionale che, secondo l’opposizione, non ha consentito al Gruppo guidato dall’ex Senatore, di difendere l’autonomia dell’Istituto Comprensivo di Mistretta che, nell’ottica del Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno 2024/2025,  finisce per essere accorpato all’Istituto Comprensivo di Tusa. La goccia che fa traboccare il vaso. I quattro consiglieri di minoranza ci vanno giù pesante e accusano l’Amministrazione di aver oltrepassato ogni limite tollerabile e riferendosi al biennio di governo della Città appena trascorso, lo definiscono pieno di “…promesse, proseliti, sogni e supercazzole, conclusisi con una delle pagine più nere della storia di Mistretta.”

Pubblichiamo, integralmente, la nota diffusa dal Gruppo consiliare “Guardiamo Oltre”

“Eravamo certi che la luna di miele stesse per terminare, anche se obiettivamente non è mai iniziata, ma non immaginavamo un epilogo così fulmineo, indecoroso, degradante, mortificante e doloroso per la comunità amastratina. Alla fine dell’anno appena trascorso, eravamo estasiati del fatto che avremmo potuto imparare il gioco del Padel; Eravamo rassicurati dall’approvazione dei bilanci solo dopo appena due anni di amministrazione dolcemente commissariata, nonostante l’apporto consistente di figure professionali tecniche ed esperti. Due anni di promesse, proseliti, sogni e supercazzole, conclusisi con una delle pagine più nere della storia di Mistretta.

Infatti, probabilmente dopo la sua lontanissima istituzione, l’Istituto Comprensivo di Mistretta perde la propria autonomia e finisce accorpato ad un istituto non autonomo e che mai potrà esserlo. Ennesimo pessimo risultato in negativo che ratifica l’operato irrilevante ed inconsistente dell’attuale compagine amministrativa locale. Da diversi anni, nonostante il terribile momento di crisi, il Comune di Mistretta ha mantenuto e saputo mantenere autonomia, leadership e rapporti politico/istituzionali, specificatamente con il territorio nebroideo; Oggi il totale isolamento. L’accorpamento INGIUSTO dell’Istituto comprensivo di Mistretta ad altro istituto limitrofo sancisce, tra l’altro, l’emarginazione politica del Comune di Mistretta dal resto dei Comuni della valle dell’Halesa e non solo.

Proprio su tale argomento questo Gruppo Consiliare, in tempi non sospetti, allarmato da notizie assunte, aveva allertato Sindaco e Amministrazione comunale ma, come al solito, aveva ricevuto rassicurazioni equivalenti alle note supercazzole. Sulla gravissima situazione verificatasi, questo gruppo consiliare non intende sottacere, trattandosi di un fatto unico ed indecoroso che, principalmente, priva la comunità amastratina di una ulteriore essenziale Istituzione, sancendo anche l’inesistenza e la superficialità politico/amministrativa dell’Amministrazione Sanzarello.

Rifletta il Sindaco su questo ulteriore dramma storico/sociale; Rifletta il Sindaco su come tale episodio catastrofico si sia potuto verificare, anche in considerazione del fatto che la quasi totalità della propria compagine politica, faccia riferimento all’attuale governo regionale; Rifletta il Sindaco se sia opportuno, per se stesso e per la comunità, continuare a fregiarsi dell’ausilio delle tante figure che acquisiscono attestati personali anche con ruoli all’interno del governo regionale ma che, stando ai fatti, non incidono minimamente sulla tutela e salvaguardia delle istituzioni e sulla crescita del paese; Rifletta il sindaco se ancora ha un suo peso politico locale e territoriale; Rifletta il Sindaco se sia ancora opportuno continuare a sopravvivere in questa lunga e lenta agonia.

In ogni caso, considerato il totale fallimento dell’azione politico/amministrativa, quantomeno ci si attende l’immediato ricorso all’autorità giudiziaria competente (TAR) onde cercare di ottenere la revoca del provvedimento soppressivo della Istituzione Scolastica. D’altronde, anche in questo campo, gli esperti in diritto amministrativo non le mancano”.

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