Mistretta: lesioni personali, finisce in tribunale l’atto di violenza subito da un giovane

di Giuseppe Salerno
10/12/2019

Se ne occuperanno i giudici del Tribunale di Patti della questione che vede protagonista un operatore commerciale di un noto gestore dell’energia elettrica che, a seguito di un diverbio verbale, colpisce con una testata al naso una persona di Mistretta provocando a quest’ultima una frattura pluri-frammentaria scomposta delle ossa nasali, con associata rottura della porzione anteriore del setto nasale, che ha richiesto la correzione con l’intervento chirurgico e 25 giorni di prognosi

La vicenda risale a circa 20 giorni fa quando un signore di Mistretta con una telefonata da parte di un’amica di famiglia veniva avvertito che nell’abitazione della propria madre erano entrate due persone sconosciute dai modi sospetti. Temendo si trattasse di malintenzionati, l’uomo si precipita immediatamente a casa della madre anziana dove, tra l’altro, dimora il padre che versa in gravi condizioni di salute. Appena varcata la soglia della casa paterna l’uomo nota due giovani, a lui sconosciuti, ai quali la madre stava consegnando la carta di identità propria e quella del padre. Di conseguenza pensando che i genitori stessero per diventare vittime di qualche raggiro, chiede immediatamente spiegazioni ai due forestieri invitando la genitrice a non fornire loro nessun documento. Dalla madre apprende, altresì, che i due sconosciuti le avevano richiesto di mostrare loro le bollette della energia elettrica perché “ avrebbero dovuto verificare qualcosa nel contatore”.

L’uomo sospetta che si siano approfittati della buonafede della madre, in età avanzata, condizionato dall’allarme sociale che, giornalmente, vede cadere anziani, o comunque persone sole in casa, nel raggiro perpetrato a loro danno da finti postini, finti rappresentanti di società telefoniche, finti operatori commerciali di aziende del settore elettrico. La discussione comincia ad animarsi e l’uomo invita i due sconosciuti a lasciare l’abitazione della madre accompagnandoli all’uscio di casa, conducendo per l’avambraccio sinistro uno dei due giovani il quale, tuttavia, evidentemente infastidito – da quanto siamo riusciti a sapere – agguanta per il petto l’amastratino accorso per dare sostegno ai genitori dandogli una testata sul naso procurando allo stesso la frattura il setto nasale e l’insorgenza di un’imponente epistassi, che viene momentaneamente tamponata dai sanitari del Pronto Soccorso di Mistretta dove l’uomo si rivolge per le prime cure del caso.

Identificati dai carabinieri della Comando Compagnia di Mistretta, ai quale spontaneamente i due sconosciuti dopo l’accaduto si presentano, viene accertato quanto da entrambi dichiarato, ossia che ambedue operavano sul territorio in nome e per conto di una società che si occupa della fornitura di energia elettrica. Il malcapitato, che oggi riveste il ruolo di persona offesa, per quanto c’è dato sapere, assistito dall’avvocato Antonio Di Francesco, avrebbe intrapreso un’azione legale nei confronti di chi gli ha procurato lesioni personali. Fermo restando che, in questo specifico caso, gli operatori della società elettrica avessero tutte le carte in regola per potersi liberamente proporre, e suggerire i loro prodotti, a chiunque e a qualsivoglia fascia d’utenza, rimane un aspetto più ampio che non può essere in alcun modo trascurato.

Ci riferiamo alla pratica di molti operatori del settore commerciale che preferiscono proporre cambi gestione, relative ad utenze, a persone più deboli:gli anziani per esempio. Operatori che sanno benissimo che le probabilità di convincere e far sottoscrivere un contratto ad una persona anziana, facendo leva su sentimenti viscerali, sulla fragilità fisica e sull’insicurezza che nasce con l’età, quando si fa fatica a leggere e ad interpretare correttamente quello che si è letto, sono decisamente maggiori rispetto a quelle di persuadere una persona più giovane, smaliziata ed attenta.

Con questo non parliamo di “truffa”, ma di qualcos’altro. Parliamo di “frode”, che alcuni operatori commerciali, anche di noti gestori, praticano presentando vantaggi e/o promozioni “imperdibili” a persone anziane inducendo queste ultime, che versano in situazioni di vulnerabilità psicofisica in ragione dell’età avanzata, a sottoscrivere contratti e a formalizzare impegni in vista di chi sa quali privilegi.

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