Mistretta: sei indagati per truffa all’UE, concussione e induzione

di Giuseppe Salerno
06/09/2022

La Procura di Patti ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini ad un uomo, titolare di un’azienda agricola e zootecnica di Mistretta, indagato per aver messo in piedi un disegno criminoso, con artifizi e raggiri consistiti nel presentare per diversi anni domande di contributi all’AGEA in cui dichiarava, falsamente che i terreni di sua proprietà, ricadenti nel territorio del Comune di Mistretta, risultavano adibiti a pascolo degli animali, mentre, in realtà, erano diversamente utilizzati.

Dagli accertamenti eseguiti dagli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Sant’Agata di Militello, come riportato nell’avviso, veniva accertato che i terreni risultavano  oggetto di interramento di rifiuti e di scarico di terre e rocce da scavo e di interventi di livellamento e sagomatura. Così facendo l’uomo, imputato anche in altro procedimento per ricettazione di titoli e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, si procurava ingiusti profitti pari ai contributi indebitamente percepiti, per un ammontare di euro 75.709,00 per l’anno 2015 ed euro 84.944,00 per l’anno 2016, in danno dell’AGEA.

Nell’ambito della stessa inchiesta, coordinata dal procuratore Alessandro Lia, emerge il reato di concussione a carico di un agente della Guardia di Finanza e un geometra i quali, in concorso tra loro, costringevano l’amministratore unico della Fegotto Costruzioni S.A.S. e il direttore del cantiere del lotto B2,  ad assumere o comunque a promettere di assumere un operaio di Mistretta per impiegarlo nel cantiere per i lavori di ammodernamento della Nord-Sud Santo Stefano di Camastra – Gela, S.S. 117 Centrale Sicula, nel tratto compreso tra il km 19,00 e il km 23,200, ricadente nel Comune di Mistretta, dove l’impresa era impegnata. Tutto ciò – secondo quando riporta il dispositivo – mediante minaccia esplicita di far eseguire dai finanzieri un controllo al cantiere in questione, con le sanzioni penali e amministrative che ne sarebbero potute derivare

Marginale apparirebbe la posizione di tre carabinieri, i quali, nella medesima inchiesta vengono indagati per “induzione indebita a dare o promettere utilità” per aver segnalato all’impresa nominativi di soggetti in cerca di occupazione.

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