Mistretta, truffa sulla manutenzione degli estintori: 2 indagati

di Giuseppe Salerno
09/06/2020

Sugli estintori in dotazione alle scuole di Mistretta, al Municipio e ad altri edifici comunali della città amastratina, sembrerebbe non sia stata effettuata nessuna revisione, nonostante l’etichetta esterna ai dispositivi ne certifichi l’avvenuto riesame. Il caso è al vaglio della Procura di Patti, capeggiata dal Procuratore Capo Angelo Cavallo. Le indagini, d’iniziativa, sono state avviate e condotte dagli agenti della Polizia municipale del Comune di Mistretta con la sovraordinazione del vice questore aggiunto Carmelo Nicola Alioto. 

L’indagine avviata qualche mese fa ha portato alla luce una presunta irregolarità legata alla manutenzione straordinaria degli apparecchi destinati allo spegnimento di fuochi, sui quali, allo scadere dei 3 anni, è prevista per legge la revisione, come imposto dalla Norma UNI 9994-1:2013 che regola l’attività di manutenzione e riesame degli estintori. Dall’indagine è emerso che tutti gli estintori presenti negli edifici comunali sono stati revisionati, o meglio che sia stata certificata di ciascuno la revisione semplicemente con l’applicazione, nel 90% dei dispositivi, di una targhetta all’esterno (anche in quelli che non necessitavano di revisione in cui non era prossima la data di scadenza).

Sugli estintori, aperti sul banco di prova, gli inquirenti hanno potuto accertare la completa assenza dell’etichetta ed in certi casi la mancata sostituzione dell’adesivo che certifica la revisione. La data riportata sull’adesivo applicato sulla canna, all’interno, (dove c’era) si riferisce ad una revisione del dispositivo eseguito, da un’altra ditta, tempo prima e non combacia con la data sull’etichetta applicata esternamente all’estintore, che certifica l’avvenuta revisione.

Sugli estintori, secondo chi ha condotto le indagini, non sarebbe stata eseguita alcuna revisione, nonostante documentalmente venisse certificato il contrario, come non sarebbe stata cambiata la polvere estinguente e rimpiazzate le valvole per gli estintori a polvere. In Italia esiste una precisa normativa antincendio che impone, al ricorrere di alcune condizioni, l’installazione degli estintori in locali pubblici o aperti al pubblico.

Quel che è emerso dall’indagine, qualora il presunto reato venisse avvalorato dai giudici del Tribunale di Patti,  definirebbe un aspetto potenzialmente pericoloso che potrebbe mettere a repentaglio l’incolumità non solo di chi vive ed occupa stabilmente le strutture, scuole ed edifici comunali, ma anche di chi li frequenta occasionalmente. A parte la presunta truffa ai danni del Comune che avrebbe pagato una revisione mai effettuata.

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