Morte di Viviana Parisi, finita l’autopsia: “Non possiamo escludere nulla”

di Redazione
11/08/2020

E’ terminata l’autopsia su Viviana Parisi, la 43enne di Venetico trovata morta sabato. L’esame autoptico è stato disposto dalla Procura di Patti sulla salma della donna il cui corpo era stato trovato tre giorni fa nelle campagne di Caronia dopo cinque giorni dalla scomparsa con il figlio Gioele di quattro anni, che non è stato ancora trovato.

A parlare per primo all’Adnkrons  è l’entomologo forense Stefano Vanin. “Adesso c’è tutto il lavoro di laboratorio, l’identificazione della specie, confronto con i dati termici e quindi si arriverà a una stima dei tempi del decesso”, ha detto. “Siccome non conosco le temperature della zona ancora non sono in grado di dare i tempi del decesso – dice -. Abbiamo chiesto 90 giorni per avere gli esiti. Ora raccoglierò i dati termici”. “C’è una fauna notevole che ora bisogna analizzare – dice -, non si può dire se il corpo è stato spostato. Gli insetti presenti sono tipici di questo ambiente. E’ una specie che si trova un po’ dappertutto, non farei alcun tipo di ipotesi a questo riguardo”.

Il procuratore Angelo Cavallo, che coordina le indagini della squadra mobile della Questura di Messina, nell’ambito dell’inchiesta aperta sul caso ha nominato come periti di parte il medico legale Elvira Spagnolo insieme alla professoressa Daniela Sapienza e l’entomologo forense ligure Stefano Vanin, esperto dei cicli vitali degli insetti che, sviluppandosi sui resti umani in decomposizione, sono utilizzabili per capire data e cause della morte. L’entomologo, che ha collaborato alla soluzione dei più efferati casi di cronaca degli ultimi anni, da Yara Gambirasio a Melania Rea a Lucia Manca a Elisa Claps, prima di raggiungere l’ospedale Papardo di Messina è voluto andare sul luogo del ritrovamento del corpo.

L’esame eseguito nell’obitorio dell’ospedale Papardo di Messina servirà a chiarire le cause del decesso e quando sommariamente è avvenuto. Presenti all’autopsia anche due consulenti legali della famiglia di Viviana, il medico Pina Certo e gli avvocati Claudio Mondello e Pietro Venuti che dichiara: “Sono emerse delle fratture su più parti del corpo. Un corpo che presenta più lesioni traumatiche e in avanzato stato di decomposizione, ma serviranno altri esami per capire cosa sia successo”.

Quest’ultimo ha anche affermato nel pomeriggio di oggi che “Viviana aveva dei problemi di salute, certificati. Nel periodo del Covid questa chiusura forzata l’aveva sconvolta. Sembra che volesse andare in un determinato punto, a Caronia, ma non ne conosco il motivo. Non so se l’incidente è avvenuto prima o dopo la scomparsa del bambino e anche il ritrovamento dopo sette giorni in una zona già battuta – conclude il legale della famiglia -. “Ci sono tanti punti oscuri sulla scomparsa e la morte di Viviana Parisi, ma noi siamo fiduciosi negli organi inquirenti”.

Non si fermano intanto nella zona del ritrovamento del cadavere della donna le ricerche del piccolo Gioele. Nelle battute sono impegnanti volontari, protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine che con l’ausilio di cani molecolari e droni continuano ad ispezionare il territorio in un perimetro che supera i 400 ettari.

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