Nebrodi e paesi costieri, il turismo nella fase 2: difficoltà e speranza

di Carlos Vinci
08/05/2020

In attesa che finisca positivamente questa emergenza, ognuno di noi inizia a contare i danni nelle piccole attività economiche del nostro territorio, specialmente quelle turistiche totalmente al collasso. È giunta l’ora di riflettere e dignitosamente rialzarsi, preparandosi in maniera totalmente nuova, per affrontare con tanti nuovi sacrifici e idee, una ripartenza di un territorio già da anni in crisi.

Servono unione, e soprattutto l’ascolto delle grida d’allarme lanciate dagli imprenditori, per attivare quelle politiche locali e regionali e mettere in campo risorse utili, serie e soprattutto certe. La politica oggi deve aver un ruolo importantissimo, quello di aiutare lo sviluppo di azioni comuni  evitando il generarsi dei soliti conflitti con sterili discussioni.  Dobbiamo dare uno scossone a questo 2020 iniziato malissimo e reinventarci un’estate nuova secondo i nuovi parametri di sicurezza, la vita è adesso e andrà vissuta con più intelligenza, amore e solidarietà.

I Nebrodi e i paesi vicini, volente o dolente dovranno vivere e salvare le attività turistiche, per cui pensiamo fin da subito come rendere possibile una vacanza in totale sicurezza, magari rivolta ad una clientela regionale che avrà l’opportunità di conoscere meglio la Sicilia. Bisognerà ripartire dai prezzi bassi e certi, disponibili per qualsiasi ceto sociale,  abbattere i costi dell’Imu di tutte le attività ricettive anche quelle private, purché ufficialmente registrati e messi in catalogo delle case-vacanza.

Sforziamoci a far lavorare le attività agricole e produttive del territorio costiero e dei Nebrodi, le nostre materie prime a partire dalla pesca locale costiera, ai prodotti genuini, carni, salumi, formaggi, ortaggi, olio locale e tanti altri, insomma una filiera tutta nostra.

Saranno sacrifici, ma così il lavoro non mancherà. Il mondo è globalizzato? Globalizziamoci anche noi, diffondiamo idee e proposte d’attacco come negli anni 60, rendiamo una vita decente e piacevole a tutti e non a pochi e vedrete che l’economia ripartirà. Credo che questa lezione all’Italia servirà, molti forse capiranno che fare i furbi, i ladri e i corrotti servirà a ben poco.

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