Operazione Castello, estorsioni sui Nebrodi: 4 condanne in appello

di Redazione
05/04/2022

La Corte d’Appello di Messina ha confermato, con lievi riduzioni, le condanne inflitte in primo grado dal Tribunale di Patti, per gli indagati coinvolti nell’inchiesta del 2018 denominata “Castello”, condotta dai sostituti della Distrettuale Antimafia Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo con i carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina, che ha scoperchiato una rete di estorsioni sul territorio dei Nebrodi organizzata nel biennio 2011-2012.

Quattro le condanne inflitte in Appello ad esponenti del clan mafioso dei “Batanesi”, Antonino Conti Mica, Liborio Francesco Mileti, Nicolino Gioitta e Gaetano Sebastiano Liuzzo Scorpo, originari di Tortorici, Alcara Li Fusi e San Salvatore di Fitalia, che vanno dai 9 ai 10 anni di reclusione. L’indagine ha consentito di documentare la gestione di due estorsioni in danno di ditte impegnate nell’esecuzione di appalti pubblici di manutenzione stradale e di ristrutturazione del locale impianto sportivo nel comune di Rocca di Capri Leone, commesse mediante attentati incendiari eseguiti presso i cantieri, nonché la disponibilità di armi utilizzate per affermare il controllo criminale sul territorio.

A carico dei quattro imputati confermati anche i risarcimenti in sede civile per le parti civili private, per gli enti e le onlus antiracket costituite in giudizio, ovvero il Centro studi “Pio La Torre”, la Fai, l’Acis di S. Agata Militello e il Comitato Addiopizzo di Messina.

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