Ospedale di Sant’Agata, la UIL sulla carenza di medici al Pronto Soccorso

di Carla Lopes
13/09/2023

La fuga dei medici dai Pronto Soccorso è uno dei temi cruciali della sanità italiana. Sono tanti i medici che negli ultimi tempi, pur amando l’emergenza urgenza, decidono di presentare le dimissioni per i ritmi insostenibili dovuti proprio alla carenza di personale medico

Il fenomeno, in preoccupante crescita, non risparmia il Pronto Soccorso di Sant’Agata di Militello dove, nelle ultime ore, la UIL FPL di Messina ha acceso i riflettori segnalando all’Assessore Regionale Alla Salute, al Responsabile Interdipartimentale Ispezione e Vigilanza e al Presidente della VI Commissione Salute – Servizi Sociali e Sanitari, la notevole carenza di Dirigenti Medici nel Pronto Soccorso con OBI del Presidio Ospedaliero e nel Distretto Sanitario di Sant’Agata Militello.

“In particolare – scrive nella nota l’Organizzazione Sindacale – nell’U.O.S.D. Pronto Soccorso, la dotazione organica prevede n. 14 posti di dirigente medico di cui effettivamente coperti risultano soltanto in numero di 9 e di questi, sono beneficiari dei permessi di cui alla legge 104/92 n. 4 unità, per cui risulta abbastanza difficoltoso approntare la turnazione ed assicurare un numero sufficiente di medici per fare fronte nell’arco del 24 ore alle prestazioni di emergenza/urgenza richieste dall’utenza del vasto comprensorio di popolazione.

Infatti, dai dati in nostro possesso, risultano ad oggi circa 12.000 accessi di cui, oltre 4600 codici gialli, cosi come circa 180 codici rossi, oltre 6400 codici verdi e per finire circa 780 codici bianchi. Si segnala, altresì, che nel medesimo Pronto Soccorso, dopo il collocamento in pensione del Responsabile della Struttura Dipartimentale, non è stato affidato, ne tanto meno ancora avviato il relativo procedimento di cui all’art. 19 del vigente CCNL dell’area della dirigenza medica e sanitaria per cui, l’inerzia dell’ASP è causa di rilevanti problemi organizzativi che, a nostro giudizio, è assolutamente indispensabile superare in tempi rapidi.

Per quanto riguarda il Distretto Sanitario la carenza di dirigenti medici è maggiormente accentuata in quanto a fronte della previsione nell’organico di n. 14 unità, oltre il direttore della S.C., risultano in servizio soltanto n. 4 medici, di cui n. 2 beneficiari di legge 104/92 cosi che,i rimanenti sono costretti a sobbarcarsi più servizi per assicurare una parvenza di funzionalità alla struttura. A tal proposito, ci sfuggono le motivazioni per cui pur in presenza dell’oggettiva carenza di medici, codesto Management ha disposto il trasferimento di alcuni dirigenti in servizio nella struttura, verso altri distretti sanitari in cui, probabilmente, l’implementazione dell’organico poteva attendere in quanto presumibilmente meno urgente rispetto all’attuale situazione del succitato Distretto Sanitario.

Pertanto, al fine di ridare piena funzionalità alle due unità operative, e garantire così la necessaria associazione tra carichi di lavoro e sicurezza dei cittadini utenti e degli operatori – conclude la nota a firma dei vertici di UIL –  chiediamo a codesta amministrazione di adottare, senza ulteriori indugi, i provvedimenti necessari alla copertura dei posti vacanti.”

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