Ospedale di Sant’Agata: Punto nascite nel dibattito organizzato dal PD

di Redazione
01/08/2020

Il Partito Democratico, sempre sensibile alla questione della chiusura del punto nascita e della salvaguardia dell’ospedale di Sant’Agata di Militello, ieri ha organizzato un incontro presso il Sacro Cuore per discutere su una tematica così importante. Il problema era stato affrontato già nell’incontro tenutosi a fine febbraio, ma l’emergenza Covid-19 non ha permesso di dare continuità a tutte le preposte e iniziative da intraprendere.

Il PD cittadino ha sempre dimostrato in vari modi grande interesse per la salvaguardia del nosocomio cittadino e, promuovendo questo evento, oltre ad avere voluto tenere accesi i riflettori anche in periodo estivo, ha colto l’occasione per informare i cittadini, i politici, le autorità dell’importante attività svolta nel periodo del lockdown dai consiglieri di minoranza del Comune di Sant’Agata, dall’Associazione … e dai Sindacati, su una problematica di fondamentale importanza, che interessa non solo il nostro comune, ma soprattutto l’intero territorio nebroideo.

Il coordinatore cittadino Vincenzo Canonico ha introdotto il tema e sono seguiti interessanti interventi.

A dimostrazione della grande rilevanza della problematica e del fatto che essa interessa trasversalmente ogni cittadino e ogni rappresentante politico realmente sensibile alla questione, prescindendo dalla appartenenza politica, oltre alla presenza dell’ex coordinatore cittadino del PD Giuseppe Puleo, nel suo duplice ruolo di organizzatore dell’evento e consigliere comunale di minoranza del Comune di S.Agata, sono intervenuti la consigliera di Italia Viva del Comune di Sant’Agata di Militello Nunziatina Starvaggi, che ha fatto un intervento illustrativo della questione, tracciando un excursus sulle tappe che hanno portato al progressivo depotenziamento dell’ospedale e fatto chiarezza sulle vere ragioni che hanno determinato ormai da 10 mesi la chiusura del punto nascita.

Nello specifico tale chiusura non è da imputarsi tanto al mancato raggiungimento dei 500 parti annui (criterio cui si dovrebbe ragionevolmente derogare in considerazione della strategica posizione di Sant’Agata e del grande numero di potenziali utenti), ma al fatto che l’Asp di Messina lo ha considerato non sicuro, ravvisando delle carenze strutturali e di personale. Inoltre i vari interventi hanno messo in evidenza quelle che sono le responsabilità della politica. Senza dubbio quella regionale, che soprattutto ultimamente sembra aver dimenticato le esigenze del territorio nebroideo, e in primo luogo le responsabilità della politica del territorio, troppo spesso passiva davanti a decisioni fortemente dannose per la nostra comunità e capace di impegnarsi esclusivamente con azioni inadatte a perseguire l’obiettivo, sintomo dell’inadeguatezza di questi amministratori, o in proclami (costantemente disattesi), come la mancata impugnazione da parte del sindaco Bruno Mancuso, annunciato da quest’ultimo a gran voce, ma che poi non è stato promossa.

All’incontro sono intervenute anche le consigliere Monica Brancatelli e Melinda Recupero, che avevano aderito anche alla precedente iniziativa del PD, organizzata lo scorso mese di Febbraio, con preziosi contributi esplicativi delle iniziative intraprese.

In questo contesto è stato fondamentale l’apporto sul piano giudiziale da parte della minoranza consiliare di S. Agata che, insieme ad Associazioni, ha impugnato, come spiegato dall’Avvocato Filippo Alioto, il D.A. dell’11 gennaio 2019 – Adeguamento della rete ospedaliera al D.M. n. 70 del 2 Aprile 2015, e da, ultimo, la delibera dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, con la quale il reparto di Ostetricia di S.Agata è stato declassato da unità complessa a unità semplice. Se tali provvedimenti non fossero stati impugnati e fossero divenuti definitivi, di certo, avrebbero “dato il colpo di grazia” al nostro ospedale. Ma questa battaglia non si combatte solo per via giudiziaria.

Alla fine dell’incontro è stata condivisa la rilevanza del ruolo che i cittadini hanno nel salvare il punto nascita di S.Agata, per questo è fondamentale informare i cittadini e coinvolgerli, anche perché l’ospedale di S.Agata è importante non solo sul piano sanitario, ma esso può anche rappresentare il simbolo di quella centralità che il Comune di S. Agata dovrebbe avere nel territorio dei Nebrodi, come ricordato nel suo intervento dal Dott. Mario Russo. (in più occasioni si è parlato dell’ospedale di S.Agata come Ospedale dei nebrodi). Sono intervenuti gli esponenti dell’esecutivo del PD, Marco Donato e Danilo Russo, erano presenti anche i componenti del comitato) (salviamo il punto nascita) Paolo Famiano e Letizia Passarello.

Il circolo PD “Pio La Torre” conclude con un accorato appello ai cittadini di S.Agata e dei nebrodi. Infatti soltanto un moto deciso da parte della cittadinanza permetterà di vincere questa battaglia. Una cittadinanza che dovrebbe far sentire la propria voce nei confronti degli amministratori passivi davanti a provvedimenti pregiudizievoli per i territori che rappresentano e dovrebbe appoggiare, senza guardare troppo ai colori politici, chi davvero si attiva concretamente per proteggere il nostro ospedale.

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