Parco dei Nebrodi, Antoci: “Lavorare sulla qualità e la legalità è l’unica strada possibile”

di Salvo Lapietra
14/12/2016

Sant’Agata di Militello – Giuseppe Antoci, Presidente del Parco dei Nebrodi, ringrazia la Procura della Repubblica di Patti e la Polizia di Stato per l’operazione portata a compimento oggi.

“I miei più sentiti ringraziamenti alla dott.ssa Rosa Raffa, Procuratore della Repubblica di Patti  ed ai suoi Sostituti per il lavoro costante e fondamentale messo in campo a beneficio dei Nebrodi e della collettività tutta. Complimenti vivissimi al Questore di Messina Giuseppe Cucchiara e al Dirigente del Commissariato Vice Questore Daniele Manganaro e a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato che hanno lavorato e contribuito al risultato raggiunto. Grazie di cuore”.

E’ da tempo che il Parco si sta muovendo sul fronte della qualità dei prodotti enogastronomici creando il marchio Nebrody Sicily, presentato ad Expo e che, tra l’altro, è stato recentemente premiato a Firenze come migliore pratica italiana di un’area protetta.

“Abbiamo contemperato la tutela dell’ambiente con lo sviluppo del territorio attraverso la valorizzazione delle eccellenze dei nostri Nebrodi, non ultime quelle legate ai nostri cibi e alle nostre tradizioni”.

Appare chiaro che operazioni come quella di oggi dimostrano che si è sulla giusta strada e che la parte non sana dei nostri Nebrodi, che è quella minoritaria, deve essere sostituita con l’esempio di tanti imprenditori ed allevatori onesti che con tanti sacrifici hanno portato avanti nel nostro territorio le eccellenze che tutti ci riconoscono.

Il nostro marchio Nebrodi Sicily, unico tra l’altro a prevedere la certificazione antimafia, rappresenta per i Nebrodi il giusto connubio tra il “Buono, il Pulito ed il Giusto”.

Con l’operazione di oggi si mette in evidenza che questa formula non solo è necessaria ma è anche coerente con un percorso di Legalità e Sviluppo che i Nebrodi hanno intrapreso e che ne fanno un esempio per la Sicilia e per l’Italia – conclude Giuseppe Antoci.

 

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