Parco dei Nebrodi, strategie comuni per rilanciare un nuovo progetto turistico

di Carlos Vinci
03/07/2020

Nel Parco dei Nebrodi il turismo dovrebbe ripartire all’insegna del coinvolgimento di tutto il territorio, sia dei Comuni che ne fanno parte, che gli altri della costa, questo è il lavoro che ha subito intrapreso il nuovo direttore Domenico Barbuzza, iniziando visite programmate in ogni Comune del Parco.

Per rimettere in moto  una stagione che partirà in ritardo, bisogna dare alcune direttive ad ogni Amministrazione Comunale per creare in ogni paese, tavoli di competenze, su iniziative degli Assessorati al Turismo e alla Cultura, con il compito di individuare obiettivi e strategie per promuovere una stagione turistica messa a dura prova dagli effetti del Covid19.

In ogni paese bisogna coinvolgere  esperti in programmazione culturale;  in turismo, in ambiente e sostenibilità;  in pubbliche relazioni e organizzazione di eventi e dovrebbero dare disponibilità a collaborare a titolo gratuito con le Amministrazioni, per mettere a punto un ampio programma a partire dall’estate 2020 e che dovrà proiettarsi al 2021. Creare protocolli d’intesa con Associazioni, ciascuna delle quali offrirà ai turisti la possibilità di conoscere meglio il territorio attraverso insolite escursioni, ma anche partecipando a numerosi appuntamenti culturali.

Ecco alcune idee:
1) Il progetto “Casa dei Nebrodi “ intende presentare, in una sorta di confronto a più voci,  di storie del nostro territorio . Un salotto che sarà da ubicare nei punti più suggestivi del territorio dove a cadenza settimanale, si avvicenderanno ospiti a cui è affidato il compito di raccontare la grande bellezza del nostro territorio o esperienze personali particolari.
2) Nebrodei  per caso…Turismo esperienziale  con l’intento di offrire al visitatore una vacanza che gli permetta di entrare in relazione con la gente del luogo, diventando a sua volta “ospite locale”, toccando con mano usi e tradizioni presenti in tutto il territorio dei Nebrodi.
3)  “Percorsi Ciclabili ”, offrendo ai visitatori la possibilità di conoscere un nuovo volto della costa che si sposta successivamente verso i paesi dei  Nebrodi. Un pacchetto di iniziative rivolte dunque a chi sceglie di viaggiare lentamente e consapevolmente, soffermandosi su ogni dettaglio.

“Il turismo post Covid19  è più interessato alle piccole destinazioni come la nostra, dove i rapporti fra territorio ed ambiente sono autentici ed armonici. Per questo bisogna mettere in campo una serie di iniziative, in collaborazione con il nostro territorio, che  ci diano la possibilità di ripartire e rilanciare questo settore per noi così importante. La forza del rilancio passa dalla collaborazione. Fare squadra, interagire e creare strategie di rete è determinante per non disperdere le risorse pubbliche ma accrescerne l’efficacia attraverso  la partecipazione di Associazioni, Enti pubblici e privati, Comitati e di tutte le realtà virtuose di questo comprensorio che abbiano voglia di iniziare un percorso comune, ciascuno secondo la proprie peculiarità”. La qualità dell’accoglienza. Il nostro territorio a vocazione turistica dovrà garantire, attraverso la cura del proprio paesaggio un nuovo “galateo“ dell’ospitalità, assicurando ai visitatori sicurezza, accoglienza e intrattenimento.

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