Partigiani: “Capo d’Orlando tolga cittadinanza onoraria a Mussolini”

di Redazione
29/11/2021

La FIAP (Federazione Italiana Associazioni Partigiane) della provincia di Messina plaude alla decisione del Comune di Isnello, in provincia di Palermo, di revocare la cittadinanza onoraria conferita al dittatore Benito Mussolini, capo del fascismo e artefice primo delle leggi razziali e del coinvolgimento italiano nella tragedia della Seconda guerra mondiale.

Nell’occasione, il soggetto federativo che riunisce i sodalizi antifascisti di ispirazione socialista e socialdemocratica, azionista, repubblicana e liberale di sinistra, rilancia la proposta del proprio rappresentante siciliano, il docente universitario Antonio Matasso, che aveva chiesto due anni fa al comune di Capo d’Orlando di revocare la cittadinanza onoraria conferita a Mussolini durante il Ventennio, epoca in cui il comune paladino ebbe l’autonomia da Naso.

Nel precedente civico consesso orlandino, solo il consigliere comunale Alessio Micale si era espresso pubblicamente a favore dell’iniziativa, nonché dell’esortazione dello stesso Matasso a conferire l’onorificenza a Liliana Segre, “in modo da dimostrare che le istituzioni repubblicane onorano la vittima e disprezzano il carnefice, vale a dire quel tiranno che impose un regime criminale e fu responsabile della morte di tanti italiani, molti dei quali ebrei», come ha affermato il docente universitario e rappresentante della Fiap. Il suggerimento era stato riproposto anche in occasione della scorsa Festa della Repubblica e del novantasettesimo anniversario dell’uccisione per mano fascista di Giacomo Matteotti, ricordato da Matasso come «giovane martire della democrazia e del socialismo, segretario del partito più perseguitato da Mussolini, assassinato a 39 anni dalla ferocia anticristiana dei fascisti e del loro regime  regime brutale ed omicida“.

A Matteotti è dedicata la piazza principale di Capo d’Orlando: la locale associazione della Fiap, intitolata agli antifascisti Cono e Carmelo Di Lena, ha anche chiesto formalmente all’amministrazione comunale di collocare due lapidi commemorative dei sacrifici di Matteotti e di Giovanni Amendola, nella piazza e nella vicina via intitolate ai due martiri della libertà. Lo scopo è di invitare le istituzioni a dare segni visibili di sostegno ai valori repubblicani ed antifascisti, che devono essere condivisi da tutti.

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