Pettineo, presunti brogli elettorali: indaga la Polizia

di Giuseppe Salerno
20/06/2022

Avrebbero chiesto il voto pagandolo fino a 50 euro. Sarebbe successo a Pettineo, durante la campagna elettorale, dai toni aspri, conclusasi con le elezioni del 12 giugno, in occasione delle elezione per il nuovo Sindaco e del rinnovo del consiglio Comunale. Sui presunti brogli indaga la Procura della Repubblica di Patti che ha già dato mandato alla Polizia del Commissariato di Sant’Agata di Militello, sovrainteso dal Vice Questore aggiunto Carmelo Nicola Alioto, dirigente del Commissariato di Polizia di Capo D’Orlando.

Nel mirino degli inquirenti, dalle informazioni in nostro possesso, ci sarebbero dei candidati al Consiglio comunale di Pettineo che, dalle notizie raccolte fino a questo momento, pare avrebbero avvicinato cittadini proponendo loro fino a 50 euro in cambio della preferenza. I candidati consiglieri, sui quali gravano le presunte azioni illecite per le quali la competente Procura sta cercando di fare chiarezza, appartenevano alla compagine politica “Pettineo in cammino” che proponeva, quale candidato alla poltrona di primo cittadino, l’assicuratore Pino Barberi, totalmente estraneo ai fatti e non direttamente interessato dalle indagini. Nessuno dei consiglieri, sulla cui presunta condotta illecita gli inquirenti stanno cercando di fare luce, fa parte del nuovo Consiglio eletto che si insidierà a giorni.   

Il reato di corruzione elettorale

Con il termine di corruzione elettorale viene indicato il reato comune nel quale non è necessaria la presenza  attiva di un pubblico ufficiale ma il soggetto che pone in essere la condotta corruttiva attiva può essere “chiunque” e non è così necessario che la condotta sia posta in essere dal soggetto politico candidato alla competizione elettorale. Non è quindi un reato a concorso necessario e, quindi, per la sua configurabilità è sufficiente la sola promessa di utilità da parte del corruttore, la quale si atteggia come promessa del fatto del terzo e, conseguentemente, impegna solo chi la effettua. Si parlerebbe così, di corruzione elettorale nel caso in cui ci ritrovassimo di fronte il caso di un elettore che, per dare o negare il voto, accetta offerte, promesse o ha ricevuto denaro.

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