Poche e inadeguate mascherine, sindaci del Messinese scrivono a Conte

di Giuseppe Salerno
19/03/2020

Sono 43 i sindaci dei Comuni appartenenti alla Città Metropolitana di Messina, impegnati in prima linea nella questa difficile battaglia contro il Covid-19, che hanno deciso di prendere carta e penna e scrivere al Presidente del Consiglio dei Ministri per manifestare il proprio disappunto per l’inadeguatezza delle mascherine che la Protezione Civile ha distribuito ai Comuni in numero esiguo e, oltretutto, lontane dai requisiti minimi di sicurezza. Una polemica che, per lo stesso motivo, aveva sollevato proprio ieri anche il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

“Nella nostra veste di responsabili della salute pubblica,  non è facile, ogni giorno, attuare le direttive del governo e farle rispettare; sebbene siamo consapevoli che le restrizioni alla libertà personali imposte sono l’unico rimedio per frenare la diffusione del virus – scrivono i primi cittadini nella loro nota. In questi giorni, con ogni mezzo e con l’aiuto di molti volontari, abbiamo dovuto realizzare mascherine e comporre igienizzanti, visto che detti dispositivi di protezione da tempo non sono più in commercio. Oltre le prescrizioni, nulla ci è arrivato dal Governo Nazionale.

Oggi la Protezione Civile ha distribuito ai Comuni un numero esiguo di mascherine che nulla hanno a che vedere con quelle di classe FFP2 e FFP3, ritenute le uniche efficaci. Per questa ragione – concludono i sindaci – non possiamo che manifestare tutto il nostro disappunto e, in segno di civile protesta, le rispediamo al mittente. Ci auguriamo che, grazie all’azione e al senso civico di tutti, “andrà tutto bene” per il nostro Paese che ha risorse sufficienti per superare questo difficile e singolare momento”.

 

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