Raccuja aderisce alla campagna Salva Ciclisti

di Teresa Frusteri
11/08/2021

Il comune di Raccuja si unisce alla lista di comuni che hanno aderito alla campagna nazionale di sensibilizzazione Salva Ciclisti promossa dall’ACCPI (Associazione corridori ciclisti professionisti italiani) ma​ rilanciata sul territorio da​ Demetrio Falcone, referente del gruppo Nebrodi in Azione.

La campagna di sensibilizzazione che ha come finalità la tutela dei ciclisti, la diffusione di una cultura sportiva, la valorizzazione del territorio e la promozione di una mobilità sostenibile prevede l’installazione dei cartelli recanti la scritta​ “Attenzione, strada frequentata da ciclisti”​ indicando di mantenere una distanza laterale di sicurezza di 1,5 mt (distanza inserita nel codice della strada ma in attesa di approvazione).

Il giovane esponente di Azione è riuscito a coniugare la passione per lo sport e per la politica avviando un proficuo dialogo con le varie amministrazioni, al fine di coinvolgere il maggior numero di comuni della fascia tirrenico-nebroidea e non solo.

“Si ringraziano l’amministrazione comunale di Raccuja, nella figura dell’assessore Francesco​ Pagana​, e la Polizia Municipale​ per aver collaborato alla buona riuscita del progetto, permettendo l’installazione dei cartelli nelle strade con la maggiore densità di circolazione ciclistica urbana e sportiva. Invitiamo pertanto tutti i comuni​ – afferma il referente del gruppo territoriale –​ ad aderire all’iniziativa installando i cartelli”.

Il progetto​ denominato ‘’Salvaciclisti-Dammi 1,5 mt’’, ha​ lo scopo di tutelare gli utenti deboli della strada e al contempo esortare automobilisti e ciclisti al rispetto del codice della strada.

Il gruppo Nebrodi in Azione pubblicherà a stretto giro di posta un vademecum con l’obiettivo di diffondere una corretta educazione stradale ma soprattutto una sana e pacifica convivenza tra automobilisti e ciclisti”.​

Il promotore del progetto sottolinea che​ ​ “I ciclisti devono rispettare alcune norme di comportamento per non incorrere in sanzioni o rischiare di mettere in pericolo la propria incolumità o quella delle altre persone che circolano sulla strada (art. 182 del codice della strada, attuato dall’art. 377 del relativo Regolamento , che​ regola la circolazione dei velocipedi). Inoltre gli Enti​ Locali​ e l’Anas -​ prosegue Falcone – hanno il dovere di pulire periodicamente il ciglio stradale (spesso e​ ​ volentieri risulta sporco o impraticabile per la presenza di vetro , rifiuti , erbacce , sterpaglie ecc) permettendo ai ciclisti di tenere la destra (articolo 143 del codice della strada , comma 2 ) evitando lo spostamento ‘’forzato’’ verso la parte centrale della carreggiata.

Erba alta​ e sicurezza stradale non possono andare d’accordo. L’incuria nella manutenzione del ciglio stradale – conclude Falcone -​ è​ un problema annoso :​ la politica deve dare risposte tangibili ai cittadini.

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