San Basilio come missione. Addio a Gerardo Carcione

di Cristiano Parafioriti
07/02/2023

Quando scrissi “La luna a San Basilio” in Era il mio paese, la cosa più semplice che mi venne di ricordare fu voce stridula della “Za Concettina“ del bar. Seppure erano passati molti anni da quel ricordo fanciullesco, quell’immagine mi tornava sempre nitida, chiara. Quel luogo era il cuore della frazione, lì si erano forgiati i grandi personaggi di San Basilio, i suoi padri “fondatori”. E ai padri e alle madri, poi, succedono i figli. Così, Gerardo Carcione, che ieri ci ha prematuramente lasciato, ha mantenuto saldo nel suo animo questa investitura e ha plasmato la sua esistenza nel proteggere e nel perpetuare i valori della frazione di San Basilio. Non era, per lui diletto o passatempo, era una vera e propria missione. È stato così fino all’ultimo. La sua “putia”, centro nevralgico della frazione, era storia ed essenza dello spirito di una comunità. In tempi di Covid ricordo la nostra bella chiacchierata sulla storia e sui personaggi di San Basilio (la trovate in versione integrale sul mio profilo facebook), la sua voce tradiva l’emozione nel parlare delle vicende che riguardavano quel popolo, il suo Santo e la sua festa. Traspariva l’orgoglio e la gioia per il riuscitissimo gemellaggio con Busnago, per l’iniziativa (andata poi a buon fine) di installare l’icona di San Basilio lungo la via dei santi che sale verso il convento basiliano di Fragalà e per il progetto, anch’esso brillantemente realizzato, di recuperare un edificio ormai decrepito attiguo alla chiesa per realizzare la “Casa di San Basilio”, opera completata e inaugurata poi nel 2022.

L’intera comunità galatese, perde, con Gerardo Carcione, un amico di tutti e un instancabile promotore di cose belle, di opere meritorie e durature, di momenti unici.

Vorrei scrivere molte altre cose ma, parafrasando Eco, oggi… “ fa freddo nello scriptorium e il pollice mi duole”. Saluto Gerardo con le parole che ho scritto ieri ripubblicando il video della nostra chiacchierata:

Ora San Basilio tu lo hai incontrato per davvero. E ti avrà sorriso; e don Nino, orgoglioso, avrà sussurrato al grande Santo: ‘Questo è mio figlio Gerardo, quello di cui ti parlo sempre …’ E questo pensiero mi consola un po’ … Ma chi può consolare Nella, i tuoi ragazzi… e tutta la comunità di San Basilio… La processione della tua vita è tornata in chiesa troppo presto amico mio, troppo presto. Dovevamo ancora salire ai Pittitti, a Galini e poi al Serro Mastro e ai Misirri … Era solo la vigilia …c’era la festa ancora, un intero giorno di festa. E a ‘ntinna! E i pignateddi! Una vita intera. Ma te ne sei andato. Dalla Casa di San Basilio a quella del Padre. E stasera siamo tutti più tristi. E piange la luna di San Basilio… orfana di uno dei suoi figli migliori.

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