Sanità, Amata: “Modello Mistretta da replicare in altre realtà della Sicilia”

di Giuseppe Salerno
18/10/2021

L’apertura del Blocco operatorio dell’ospedale di Mistretta, lo scorso 15 ottobre, con gli interventi chirurgici di Urologia, non ha solo reso un servizio importante al comprensorio dei Nebrodi occidentali, ma può rappresentare, vista la proficua collaborazione tra il pubblico (Asp di Messina) e il privato (fondazione Giglio di Cefalù), un modello da replicare in altre realtà sanitarie della Sicilia.

Sull’argomento abbiamo intervistato l’on. Elvira Amata, capogruppo ARS di Fratelli d’Italia e componente della commissione Salute dell’Assemblea Regionale Siciliana, che più di ogni altro ha creduto e lavorato al rilancio dell’ospedale amastratino che potrebbe rappresentare un possibile modello, dal quale attingere, in grado di rilanciare l’intero comparto sanitario.

Onorevole Amata, da qualche giorno i chirurghi della Fondazione Giglio di Cefalù hanno permesso la riapertura del complesso operatorio dell’ospedale di Mistretta, è una sua battaglia vinta.

“E’ il compito che deve portare a termine la buona politica. Questa è la missione di chi vuol fare politica con i fatti e non solo a parole, avendo a cuore l’interesse e la tutela dei cittadini. L’idea di portare gli specialisti dell’ospedale Giglio di Cefalù risale a circa un anno fa, quando visitai l’ospedale amastrino constatando che le sale operatorie, chiude da circa 5 anni, con una veloce ristrutturazione potevano ripartire.  Moltissimi pazienti dell’area nebroidea con un bacino di oltre 25mila abitanti si spostano all’ospedale Giglio di Cefalù, eccellenza della sanità siciliana, anche per la specializzazione di urologia, in particolare patologie a vescica e prostata.  Ne ho parlato prima con l’assessore Ruggero Razza, il quale ha compreso l’importanza della proposta e l’ha sostenuta, e poi con il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, abbiamo fatto i sopralluoghi e finalmente dopo alcuni mesi, indispensabili per la ripartenza, la mia idea, portata avanti con determinazione e convinzione, è diventata realtà. Non possono che esserne fiera e felice come capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars e componente della commissione salute, ma soprattutto per i miei concittadini per i miei del territorio nebroideo”.

Una idea che può diventare un modello anche altrove in Sicilia.

“Ma assolutamente sì, è mia intenzione esportare quello che possiamo chiamare un modello anche in altri ospedali della provincia e in generale della nostra Isola. Abbiamo medici chirurghi e specialisti di varie branche della medicina negli ospedali pubblici siciliani di alto livello, di grandi competenze che possono dare un contributo fondamentale di buona sanità nelle realtà più piccole, in presidi ospedalieri fuori dalle città capoluogo. Dunque, perché non permettere altre convenzioni come quella avviata tra Fondazione Giglio e Asp Messina in altre realtà sanitarie?. Ribadisco è questo il compito della politica”.

Onorevole, in tema sanità c’è ancora tanto da fare nelle piante organiche delle Aziende sanitarie ed ospedaliere che tra l’altro con il nuovo anno rinnoveranno i direttori generali.

“Sulla rideterminazione delle dotazioni organiche delle aziende sanitarie e ospedaliere ho presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore alla salute Ruggero Razza. Nell’atto ispettivo chiedo una serie di informazioni essenziali per una seria programmazione: se tutte le aziende sanitarie e ospedaliere dell’Isola hanno presentato l’atto programmatico di rideterminazione delle dotazioni organiche; se si ritiene opportuno procedere subito all’approvazione di tutte le rideterminazioni delle dotazioni organiche, in modo da avviare tutti i concorsi e applicare pienamente la rete ospedaliera; ed ancora, se si intendono sbloccare i concorsi già banditi e nel contempo sospendere le procedure a tempo determinato per il personale non direttamente interessato nell’emergenza Covid e come procederà la Regione Siciliana con il personale co.co.co. assunto tramite “click day”, una volta terminata la campagna vaccinale. Infine, un passaggio fondamentale che riguarda tutte le 17 aziende sanitarie e ospedaliere: se nel fabbisogno per il prossimo triennio hanno previsto i posti per i nuovi profili dell’informazione e comunicazione e se non si ritiene opportuno inquadrare prioritariamente nel profilo ‘specialista nei rapporti con i media, giornalista pubblico’ il personale di ruolo che svolga o abbia svolto la funzione di addetto stampa nelle aziende, per salvaguardare la professionalità acquisita e quindi bandire i concorsi per i nuovi profili. Ritengo fondamentale sapere quale destino avranno le centinaia di persone che hanno lavorato e stanno continuando a lavorare con grandissimo impegno nell’emergenza sanitaria e nella campagna vaccinale in atto, con incarichi di collaborazione coordinata e continuativa o libero professionali, con i profili di collaboratore amministrativo professionale, assistente amministrativo, educatore professionale, assistente sociale, collaboratore ingegnere, perito informatico. Infine, come intende procedere il governo regionale con i profili professionali legati alla comunicazione e all’informazione istituzionale, che in questo periodo di pandemia, ma direi nella normale attività quotidiana, diventano sempre più indispensabili. Sappiamo bene che una comunicazione chiara e corretta gestita da professionisti oggi è quanto mai fondamentale ed opportuna”.

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