Sant’Agata, al via processo in Croazia per la morte di Eugenio Vinci

di Redazione
30/11/2022

Si è svolta nei giorni scorsi al Tribunale di Spalato, in Croazia, la prima udienza del processo che vede alla sbarra due imputati, l’armatore e il comandante dell’imbarcazione “Atlantia” nella quale, il 13 agosto 2019, perse la vita il manager 57enne di Sant’Agata Militello Eugenio Vinci, che morì a causa delle esalazioni tossiche sprigionate da un generatore alimentato a benzina. A scriverlo è il quotidiano La Gazzetta del Sud in edicola oggi.

Sotto processo ci sono due cittadini croati il 26enne Zoran Bauk, proprietario dell’Atlantia, ed il 30enne Jerko Marasovic, comandante dell’imbarcazione presa a noleggio dal gruppo partito da Sant’Agata Militello, tra cui anche il sindaco Bruno Mancuso con la moglie, per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Oltre a Vinci, che fu trovato privo di vita nel bagno della propria cabina, ebbero gravi conseguenze da avvelenamento da monossido di carbonio anche altri passeggeri, tra cui la moglie e due bambini, costretti al ricovero in terapia intensiva e fortunatamente ripresisi dall’indicente, e gli altri amici che erano a bordo e rimasero intossicati.

Ai due uomini viene contestato di aver attentato alla vita ed alla salute dei passeggeri riguarda l’aver installato, pochi giorni prima della partenza, un generatore alimentato a benzina all’interno della sala macchine, ignorando le prescrizioni che imponevano l’utilizzo del motore esclusivamente all’esterno, proprio per via delle emissioni dei gas di scarico che, secondo le perizie agli atti del processo, causarono la morte di Vinci e la grave intossicazione per gli altri passeggeri, salvati dai soccorsi tempestivi la mattina del 13 agosto. I due imputati si sono sempre dichiarati innocenti.

A rappresentare le parti offese gli agli avvocati Massimiliano Fabio, Giuseppe e Salvatore Mancuso. La prossima udienza si terrà il 19 gennaio dove saranno sentiti alcuni testimoni presenti a bordo e uno dei medici legali che ha redatto le perizie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.