Sant’Agata, insediato commissario “ad acta” per il bilancio di previsione 2017
Si è insediato stamattina al Comune di Sant’Agata Militello, il dottor Francesco Riela il commissario ad acta, inviato dalla Regione, per seguire le fasi di approvazione del bilancio previsionale 2017, già varato in Giunta ed al vaglio del Collegio dei revisori dei conti, a garanzia di un iter che non dovrebbe riservare sorprese per l’approvazione in Consiglio comunale.
“Bisogna però rilevare con amarezza – afferma il sindaco Carmelo Sottile – che taluni che, al confronto democratico, al dibattito a viso aperto, preferiscono seguire la strada del dubbio, dell’insinuazione, hanno recentemente fatto circolare, grazie alla cassa di risonanza garantita da organi di informazione , che il Comune rischia il dissesto finanziario perché l’Amministrazione comunale non è stata in grado di fare pagare ai cittadini le tasse per i servizi erogati e le imposte varie. Motivazioni risibili e che rappresentano, ancora una volta, un pretesto per continuare a denigrare l’Amministrazione; porre dei paletti all’approvazione del bilancio in Consiglio comunale e costituire un alibi per giustificare un sistematico atteggiamento ostruzionistico che continua a procurare ritardi e danni all’attività amministrativa”.
“Non sfugge a nessuno – continua Sottile – che i costi onerosi della pubblica amministrazione ed i ridotti trasferimenti regionali e statali potrebbero essere affrontati senza patemi e difficoltà se tutti i cittadini pagassero regolarmente e costantemente i tributi. E’ comunque utile ricordare che, da anni, la capacità di riscossione del Comune è stata la palla al piede con una percentuale media di riscossione dei Tributi in generale, nel periodo antecedente al 2013, prima quindi dell’insediamento della nostra Amministrazione, attestata intorno all’11 per cento”.
Una percentuale migliorata negli anni successivi grazie anche alla riscossione diretta da parte del Comune del tributo Tari (che incide in maniera rilevante sui residui attivi per il monte finanziario all’origine) pari ad oltre il 65 per cento per gli anni 2013 e 2014. Lo stesso tributo in regime ATO veniva riscosso con percentuale intorno al 10-20 per cento circa. Ai solleciti già adottati, seguiranno le ingiunzioni di pagamento per coloro che non hanno provveduto a pagare la Tari del 2013 e 2014. La percentuale del riscosso della Tari degli anni 2015 e 2016 ammonta a poco meno del 60 per cento circa e per i morosi gli uffici hanno già predisposto l’invio dei solleciti e cui seguiranno le ingiunzioni di pagamento con probabile incremento delle entrate ed il miglioramento della percentuale del riscosso.
Dall’analisi dei residui attivi emerge la cifra di 7 milioni al 31 dicembre 2016. “A prima vista – aggiunge Sottile – tale somma potrebbe allarmare chi è in malafede ma i cittadini devono sapere che si tratta di una somma decurtata di circa 3 milioni e 300 mila euro a causa dei mancati trasferimenti regionali e, soprattutto dal fatto che le emissioni delle bollettazioni dei tributi sono stati emessi a dicembre 2016. Quindi tutto procede secondo le fisiologica capacità contributiva degli utenti cittadini santagatesi in un periodo di grave crisi economica e sociale determinata
“A chi invece volesse addebitare a questa Amministrazione colpe gestionali ed amministrative legate alla scarsa riscossione dei tributi – conclude il sindaco Sottile – si fa presente che gli uffici, negli anni dell’attuale Amministrazione,