Sant’Agata, minoranza all’attacco: “Nessuna esenzione Tari ai commercianti”

di Redazione
24/07/2020

I Consiglieri comunali di minoranza di Sant’Agata di Militello Melinda Recupero, Antonio Vitale, Giuseppe Puleo, Nunziatina Starvaggi e Monica Brancatelli hanno presentato una interrogazione al Sindaco Bruno Mancuso sulla possibile riduzione o esenzione del pagamento della Tari per le attività commerciali del territorio santagatese.

I consiglieri di opposizione chiedono al Sindaco, tra le altre cose, se intende adottare quanto prima atti amministrativi ufficiali volti ad esonerare o quantomeno a ridurre sensibilmente la Tari in favore delle varie categorie del commercio locale per il periodo di chiusura forzata dell’attività a seguito dell’emergenza Covid-19.

Di seguito il documento integrale.

OGGETTO: “Esenzione o riduzione Tari in favore di attività commerciali, ristorative e ricettive, aziende e imprese costretti a chiudere la propria attività in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19″

I sottoscritti, nella qualità di Consiglieri Comunali del Comune di Sant’Agata di Militello, ed esclusivamente per lo svolgimento delle funzioni connesse all’espletamento del mandato amministrativo

Premesso

che il nostro Paese, di recente, è stato interessato da un delicato momento storico, in quanto costretto a fronteggiare con tutti i mezzi a disposizione l’emergenza relativa al diffondersi del virus Covid-19;
che in tale difficile contesto, anche imprese, aziende ed attività commerciali, di ristorazione e ricettive di Sant’Agata sono andate incontro a gravi difficoltà economiche, dovute al drastico, ma quanto più necessario, arresto delle proprie attività lavorative, che ha fatto venire meno la fonte di reddito principale;
che già con precedenti atti (interrogazione, accesso agli atti e mozione consiliare) i consiglieri di minoranza hanno sollecitato interventi concreti, richiedendo di stornare dalla bolletta dei rifiuti (Tari) il periodo in cui le attività commerciali e le aziende hanno dovuto sospendere la loro attività per effetto dei decreti e delle ordinanze regionali e nazionali;
Considerato

che ad oggi, malgrado gli impegni presi e le rassicurazioni fornite in tal senso, l’amministrazione comunale non ha adottato alcun atto amministrativo ufficiale volto all’esenzione, o quanto meno ad una considerevole riduzione della Tari in favore delle varie categorie del commercio, che rappresentano il cuore pulsante dell’economia locale, e non è riuscita a trovare alcuna soluzione concreta che consenta uno sgravio di quella tassazione che è direttamente vincolata allo svolgimento dell’attività; e ciò in quanto se l’attività non può svolgersi, il rifiuto non si produce, né viene raccolto e smaltito, per cui non è dovuto;
che anche durante l’incontro con i rappresentanti dei commercianti e dei ristoratori locali tenutosi qualche giorno addietro presso la Sala consiliare del Castello Gallego l’Amministrazione non ha fornito alcuna risposta certa sulla diminuzione dei tributi;
che da notizie di stampa degli ultimi giorni si è venuti a conoscenza dell’intesa raggiunta in Conferenza Regione-Autonomie locali sul fondo perequativo di 300 milioni di euro che la legge di stabilità nazionale ha accantonato per consentire ai Comuni di compensare le minori entrate determinate dalla riduzione dei tributi locali in favore degli operatori economici del territorio, costretti a fronteggiare la crisi del Covid-19;
che questa misura importante della finanziaria 2020 potrebbe rivelarsi un rimedio utile ed efficace per garantire la tenuta finanziaria degli Enti locali in Sicilia, andando a compensare le minori entrate derivanti dai tagli o dalle riduzioni dei tributi locali, ed al contempo rappresenterebbe una concreta agevolazione per tutte quelle imprese, aziende ed attività commerciali che, a causa dell’emergenza, hanno subito limitazioni alle proprie attività;
Tanto premesso e considerato, Si interroga il Sindaco per conoscere:

Se intende adottare quanto prima atti amministrativi ufficiali volti ad esonerare o quantomeno a ridurre sensibilmente la Tari in favore delle varie categorie del commercio locale per il periodo di chiusura forzata dell’attività a seguito dell’emergenza Covid-19;
Se a tal fine ha già valutato, tra le altre, anche la possibilità di poter beneficiare del fondo perequativo di 300 milioni di euro che, di recente, la legge di stabilità nazionale ha accantonato per consentire ai Comuni di compensare le minori entrate determinate dalla riduzione dei tributi locali in favore degli operatori economici del territorio, costretti a fronteggiare la crisi del Covid-19;
Se intende intraprendere eventuali altre azioni utili a tutelare e sostenere la popolazione ed i vari comparti economici, produttivi e professionali nel fronteggiare le conseguenze economiche determinate dalla situazione emergenziale da Covid-19.

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