Comune di Sant’Agata, TAR rigetta ricorso per la stabilizzazione dei precari

di Redazione
04/02/2021

Il Tar di Catania ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato dal Comune di Sant’Agata di Militello contro il Ministero dell’Interno per la stabilizzazione dei precari, si legge, “per sopravvenuta carenza di interessi” , e inoltre ha respinto il secondo ricorso per motivi aggiuntivi e compensato le spese.

Per i lavoratori la scelta del ricorso al piano di riequilibrio con fondo di rotazione, si è rilevata devastante e rischiano così di vedere sfuggire un loro diritto dopo 25 anni di onorato lavoro. Secondo il TAR la responsabilità della mancata stabilizzazione sta nel fatto che il Ministero ha sottoposto il controllo della dotazione organica e la rimodulazione dei parametri alla normativa nazionale da parte della commissione ministeriale si sia avuta solo perché l’attuale amministrazione ha richiesto il fondo di rotazione.

“Mi dispiace per i lavoratori – ha commentato a Nebrodi News il consigliere Giuseppe Puleoche dopo 25 anni di onorato servizio ad oggi vedono sfuggire il sogno della stabilizzazione. Come opposizione avevamo in tutti i modi tentato di impedire che l’amministrazione Mancuso facesse una scelta scellerata, quella di aderire al fondo di rotazione e al Piano di riequilibrio, come suggerito in tutte le interrogazioni e mozioni che abbiamo portato in Consiglio”.

Antonio Scurria, assessore al Bilancio commenta in una nota: “Prendiamo atto con rammarico della sentenza e della differente valutazione del Tar rispetto alla prima decisione. Com’è noto, la questione su cui si dibatte trae origine dalla disastrosa condizione finanziaria ereditata, rispetto alla quale non sussiste alcuna concreta e legittima alternativa se non quella del dissesto finanziario o del ricorso al piano di riequilibrio. Allo stato, comunque, anche se i contrattisti sono coperti dalla proroga fino al 31 dicembre 2021, riteniamo che la questione possa essere oggetto di appello al C.G.A., tenuto conto che il motivo del rigetto del nostro ricorso afferisce esclusivamente all’applicabilità della norma derogatoria al solo personale di ruolo e non anche al personale a tempo determinato in servizio presso l’ente. Anche in questa occasione rimaniamo, dunque, saldamente accanto ai lavoratori per la difesa in ogni sede del loro diritto alla stabilizzazione, osservando che la partita rimane ancora aperta ed assumendo l’impegno ad avviare ogni iniziativa politica ed amministrativa necessaria per definire detto percorso”.

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