Santo Stefano, aperta la mostra sul Gran tour della ceramica
Farà tappa anche a Santo Stefano di Camastra il Gran tour della ceramica, la mostra, a cura di Jean Blanchaert, Viola Emaldi e Anty Pansera, composta da opere uniche realizzate a mano, secondo i principi stilistici e formali dell’artigianato artistico, nelle città italiane di Antica Tradizione Ceramica.
Le opere, che rimarranno esposte all’interno del Mudis fino al primo luglio, sono riedizioni di pezzi storici o produzioni ispirate al gusto tradizionale, da oggetti di uso comune ad altri puramente decorativi: dall’Arcaico al tardo Medioevo, dal Rinascimento al Settecento, dal Neoclassico al Liberty, fino all’influsso del Design. Grand Tour della ceramica è una mostra itinerante, un viaggio in Italia attraverso una selezione di ceramiche di gusto tradizionale scelte dalla collezione di rappresentanza di AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica.
Tra gli obiettivi principali vi è lo sviluppo di una rete nazionale delle città ove storicamente è venuta a svilupparsi una significativa attività ceramica e la realizzazione di azioni per la valorizzazione della ceramica italiana, attraverso la promozione di un patto di amicizia fra i centri di antica tradizione ceramica. L’associazione italiana città della ceramica ha voluto mettere in scena ceramiche da mensa di foggia classica, tipiche della tavola italiana e proporre un “Grand Tour”, per descrivere forme e decori per la consumazione di cibi e bevande, prodotte in città italiane di antica tradizione ceramica.
All’interno di questa mostra si possono ammirare il vasellame in bucchero di gusto etrusco, i grandi vasi e piatti da portata cinquecenteschi per le tavole delle signorie italiane. E la ceramica è il vero e proprio “piatto forte” della suppellettile da mensa: filo rosso del percorso che si è invitati a compiere, motore di questa insolita “macchina del tempo”. Per l’ Associazione Italiana Città della Ceramica, l’obiettivo è quello di tutelare la documentazione inerente alla tradizione ceramica; sostenere, da un lato, musei, centri di ricerca, soggetti pubblici e privati, finalizzati alla salvaguardia e allo studio della ceramica, e, dall’altro, la divulgazione della conoscenza della tradizione delle città della ceramica, nonché mostre ed eventi sulla ceramica contemporanea e valorizzare, infine, scuole d’arte e centri professionali. L’Italia è un luogo caratterizzato da un impressionante numero di città-museo o paesi-museo, e ben 34 di questi ultimi sono anche centri di antica tradizione ceramica. Si potrebbe dire che per visitarne uno sia sufficiente puntare il dito in qualsiasi direzione.