Si conclude con una condanna in primo grado, dinnanzi il Tribunale di Patti, il processo a carico di un artigiano stefanese, tratto a giudizio per stalking ai danni dell’attuale compagno della ex moglie, difeso come parte civile dall’avv. Daniela Bartolotta (Studio Di Salvo).

I fatti risalgono al maggio 2020 quando i Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra arrestarono, in flagranza di reato, l’allora 41enne a seguito di una richiesta pervenuta al numero di emergenza “112” che segnalava una lite in corso tra due uomini. I militari del Nucleo Radiomobile intervenirono tempestivamente accertando che G.G, in forte stato di agitazione, aveva appena minacciato di morte un uomo, attuale compagno, appunto, della sua ex moglie. Nel corso dell’intervento inoltre i carabinieri rinvenirono, all’interno dell’autovettura del 41enne, un’ascia lunga 67 cm. Gli accertamenti svolti dai militari dell’Arma permisero di ricostruire come l’episodio, appena accaduto, fosse l’apice di reiterate vessazioni e minacce cui la vittima era sottoposta da tempo per motivi sentimentali.

L’ipotesi accusatoria di atti persecutori ai danni della persona offesa consistiti, in  condotte reiterate di pedinamenti,  intimidazioni e minacce anche di morte, aggravate dall’uso di un’ascia, trovato piena conferma davanti al Giudice del Tribunale pattese.

L’accurata istruttoria, nel corso della quale sono stati escussi  diversi  testimoni,  ha portato all’accoglimento della tesi del Pubblico ministero e delle richieste  dell’avv. Daniela Bartolotta, difensore della parte civile, con la conseguente condanna dell’imputato alla pena di un anno e due mesi di reclusione  ed al risarcimento dei danni in favore della parte civile, oltre al pagamento delle spese legali . Nessun beneficio per l’imputato a cui non è stata concessa la sospensione condizionale della pena.