Santo Stefano, tombe di famiglia: approvato il regolamento in Giunta

di Rosario Raffaele
31/10/2023

E’ stato approvato dalla Giunta Comunale lo schema di regolamento per la concessione di aree cimiteriali destinate a tombe di famiglia. La proposta è stata presentata dall’assessore ai servizi cimiteriali, nonché vice sindaco, Agostino Pellegrino.

All’approvazione ha concorso il parere favorevole  del responsabile dell’Area Tecnica arch. Francesco La Monica e quello del responsabile dell’Area Economico-Finanziaria,  Maurizio Vito Scifo. Per la realizzazione del complesso era stato già redatto un Piano Particolareggiato dall’arch. Mario R.Mazzeo, che ha individuato la superficie di area cimiteriale impegnata nella progettazione e destinata all’insediamento delle strutture sepolcrali private  per la consistenza complessiva di 257,85 mq. Piano che ai fini dell’attuazione  ha avuto l’approvazione della Giunta con delibera esecutiva già dal 7 maggio del 2022.

Questa la distribuzione dei lotti pianificati oggetto di concessione: n°15 lotti per insediamento ed edificazione di Edicola a 6 loculi ad imbocco ordinario, n° 9 lotti per insediamento ed edificazione  di Cappella Gentilizia a n°10 loculi, n°3 lotti per insediamento ed edificazione di Edicola a ‘Cantera’a n°5 loculi ad imbocco laterale.

Un punto a favore dell’Aministrazione di Francesco Re. Non nasconde la propria soddisfazione l’assessore Pellegrino: “Dopo 40 anni sono riuscito ad elaborare, lavorando con l’Ufficio Tecnico, un’idea con un impegno che avevo preso negli ultimi anni per la realizzazione di un regolamento che presto approderà in consiglio comunale condiviso all’unanimità dai gruppi consiliari e dall’ ufficio afferente la concessione di aree per tombe di famiglia dando la possibilità agli stefanesi di acquistare dentro il cimitero comunale un’area per edificare un’edicola o una cappella gentilizia nella quale seppellire i propri cari. Una richiesta  – conclude l’assessore ai servizi cimiteriali –avanzata da diverse parti, presa in considerazione  già dal piano regolatore ma senza il seguito di alcun provvedimento”.

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