Scurria e l’appropriazione indebita, interrogazione della minoranza

di Redazione
12/07/2021

Continua a tenere banco la vicenda della sanzione amministrativa comminata nei confronti dell’assessore al Bilancio del Comune di Sant’Agata Militello Antonio Scurria, “condannato” per appropriazione indebita per aver percepito l’indennità di carica non dimezzata. I consiglieri di minoranza Nancy Starvaggi e Giuseppe Puleo hanno presentato un’interrogazione consiliare in cui chiedono spiegazioni all’amministrazione comunale santagatese, guidata da Bruno Mancuso.

Ecco l’interrogazione integrale:

Oggetto: Richiesta notizie sul Procedimento appropropriazione SOMME (indennità di carica NON DIMEZZATA) DELL’ASSESSORE Scurria nel periodo in cui ha prestato attività di lavoratore dipendente – IRROGAZIONE sanzione ex art. 316 ter c.p.  – RESTITUZIONE SOMME E RICHIESTA risarcimento danni 

I sottoscritti Nunziatina Starvaggi e Giuseppe Puleo, nella qualità di Consigliere Comunale del Comune di Sant’Agata di Militello, nello svolgimento delle funzioni connesse all’espletamento del proprio mandato amministrativo, 

Premesso

– Che la sottoscritta Nunziatina Starvaggi, n. q.,  in data  2  luglio 2020, dopo avere appreso la notizia (riportata da blog e giornali online) che l’Assessore Antonio Scurria avrebbe percepito l’indennità di carica per intero anche nel periodo in cui aveva svolto attività di lavoratore dipendente, ha presentato una interrogazione, nella quale, pur evidenziando che sarebbero state “le competenti sedi ad occuparsi di accertare eventuali responsabilità penali dell’Assessore”,  si chiedevano chiarimenti al Comune in merito alla vicenda, avendo le indagini in corso  rilievo politico in quanto l’assessore Scurria, con la delega al bilancio, aveva rivestito e riveste un ruolo importante nelle decisioni e scelte dell’Ente (piano di riequilibrio e mancata stabilizzazione), e in più occasioni ha esternato e rivendicato le sue capacità amministrative e tecnico-giuridiche;

– Che nei giorni scorsi alcuni blog e giornali online hanno riportato la notizia che il GIP del tribunale di Patti, nel provvedimento adottato il 1.2.2021, ha ritenuto che il fatto di cui trattasi, contestato all’assessore Scurria nella qualità di pubblico ufficiale, integra la fattispecie di cui all’ art. 316 ter del codice penale (delitto di indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato); ed invero, secondo il Gip “dagli accertamenti svolti dalla Stazione dei Carabinieri di Sant’Agata di Militello, emerge come Scurria Antonio abbia percepito, nei mesi di aprile e maggio del 2019, oltre alla retribuzione connessa al rapporto di lavoro a tempo determinato alle dipendenze della società (…),  anche l’indennità per la carica di assessore comunale, ad importo pieno, anziché dimezzata del 50%, secondo quanto sancito dall’art. 81 d.lgs. 267/2000, applicabile al caso di specie”;

– Che dalla informativa dei carabinieri della stazione di Sant’Agata si legge testualmente “Ciò posto, sulla base di quanto sopra enunciato appare evidente che il modus operandi posto in essere da Scurria sia esclusivamente ascrivibile a conseguire per se un indebito vantaggio di natura economica a danno dell’Ente Pubblico. Appare inoltre evidente la sua indole, permeata di avidità economica, che si manifesta in raggiri e artifici finalizzati a indurre in errore l’ente comunale ai fini dell’erogazione per intero della indennità de quo. Lo stesso, infatti, ha scientemente citato, nella dichiarazione sottoscritta e prodotta al comune di Sant’ Agata di Militello (Me), in data …,  quale fattispecie giuridica applicativa una norma di legge in realtà non confacente, al solo illecito fine di conseguire un indebito e ingiusto introito per sé, disinteressandosi circa il fatto che da ciò derivasse un danno all’Ente”.

– Che nel provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, si dispone l’archiviazione, in quanto appare acclarato che il mancato dimezzamento della indennità e le dichiarazioni rese dall’Assessore integrano la fattispecie di cui all’art. 316 ter del codice penale, e si dispone la  trasmettono gli atti al Prefetto di Messina, per l’erogazione della sanzione amministrativa in considerazione che l’importo indebitamente percepito è inferiore ad € 3.999,96, (…) “dalle indagini svolte, risulta tuttavia come la somma indebitamente percepita da Scurria Antonio, sia inferiore ad euro 3.999,96, risultando dunque integrata l’ipotesi di cui all’art. 316 ter, co. 2, c.p., che configura un illecito amministrativo, l’irrogazione della cui sanzione è di competenza prefettizia”.

Considerato

– Che, contrariamente a quanto asserito prontamente dall’assessore Scurria nelle sue solite plastiche e fumose repliche agli organi di stampa, nei pochi casi in cui riportano notizie che lo riguardano, non è stata diffusa alcuna fake news. Peraltro nel comunicato di smentita sono riportate delle imprecisioni e contraddizioni, solo al fine di alterare la verità indiscussa che risulta dagli atti del procedimento, che possono ritenersi vere e propri espedienti paragiuridici (come la lamentata mancata celebrazione di un processo rispetto ad una fattispecie che è stata declassata, in considerazione dell’importo, ad illecito amministrativo o ridurre la portata dell’accertamento e la  “contestazione”  del GIP, che non si è limitato ad archiviare, invero l’archiviazione è strettamente commessa alla qualifica operata dal GIP della condotta di Scurria, ritenendo integrata l’ipotesi di cui all’art. 316 c.p. (indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato), comma secondo, in ragione dell’importo dell’indebito inferiore a euro 3.999,96, invia gli atti al  P.M. per gli atti conseguenziali e la “trasmissione del presente provvedimento al Prefetto” (non si tratta certo del provvedimento di archiviazione) – cfr. Decreto del GIP  “risulta dalle indagine tuttavia come la somma indebitamente percepita da Scurria inferiore a euro 3.999,96, risultando dunque integrata la l’ipotesi di cui all’art. 316 ter, co 2, che configura un illecito amministrativo”-  e trasmette gli atti al Prefetto per l’erogazione della Sanzione amministrativa impropriamente chiamata “multa” dall’assessore Scurria;

– Che peraltro lo Scurria, pur parlando di Fake News, conferma il quadro delineato dall’articolo, ed in particolare il fatto storico della doppia indennità per il periodo in cui ha prestato lavoro dipendente e che il Prefetto ha dato corso agli atti del Gip notificando l’avviso di accertamento dell’illecito amministrativo;

– Che, a prescindere dalla natura penale o amministrativa della responsabilità riscontrata a carico dello Scurria e dei tecnicismi sullo stato del procedimento, sul piano politico, che è quello che interessa ai fini della presente interrogazione, non v’è dubbio che il comportamento tenuto dallo Scurria, nel quadro del ruolo assunto in questo mandato amministrativo e per l’aggressività e l’oltranzismo che caratterizzano ogni sua uscita pubblica, rende particolarmente preoccupante il ruolo che continua a rivestire all’interno dell’amministrazione; 

Che un forte rilievo politico ha la personalità dell’assessore Scurria, per come viene fuori dall’informativa dei Carabinieri e desta preoccupazione in considerazione della circostanza che l’assessore Scurria, oltre ad avere la delega al bilancio ed alla trasparenza, come si è detto, ha rivestito e riveste un ruolo importante nelle decisioni e scelte dell’Ente (piano di riequilibrio, fondo di rotazione, mancata stabilizzazione, trasparenza amministrativa, variazioni di bilancio);

Che i suoi frequenti autoelogi ed l’autoincensamento delle proprie capacità amministrative e tecnico- giuridiche,  in più occasioni esternate  e rivendicate, oggi  risultano chiaramente smentite dall’epilogo della vicenda che lo vede sanzionato per un illecito amministrativo, che ha i medesimi presupposti della grave fattispecie penale di cui all’art. all’ art. 316 ter codice penale  (delitto di indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato), derubricata per il solo limite dell’importo, contenuto entro euro 3.999,96, che comporta l’erogazione di una sanzione per illecito amministrativo; 

Che, l’Assessore, anche solo nel dubbio che non gli toccasse l’indennità per intero, avrebbe dovuto evitare di incassarla e solo alla vigila della cessazione del rapporto di lavoro comunicare l’esistenza del contratto all’Amministrazione, peraltro, lasciando intendere che non operasse il dimezzamento dell’indennità (questo è quanto è emerso dalle risultanze processuali).

Ritenuto

Che, come evidenziato nella precedente interrogazione del 2 luglio 2020, il mancato dimezzamento ed il percepimento per intero di una indennità di funzione, che andava dimezzata, oltre a comportare un danno erariale all’Ente, nel caso di specie assume un’ulteriore rilevanza legata alla posizione che riveste l’assessore Scurria nell’attuale amministrazione della Città, in cui si pone come vero e proprio “deus ex machina”, per cui risulta urgente avere ulteriori notizie sulla questione e su come il Sindaco vorrà determinarsi in merito. 

Che la valutazione del fatto in parola da parte dell’Ente risulta necessaria, e  questo sia che la condotta dell’Assessore sia stata scientemente finalizzata “all’indebita percezione delle somme”, come rappresentato dal Gip e dal Prefetto, a seguito dell’informativa dei Carabinieri, che evidenzia una “indole permeata di avidità economica” dello stesso, che di certo appare incompatibile con la posizione che riveste quale amministratore di indiscutibile rilievo per le scelte dell’ente sul piano economico e finanziario; sia nel caso in cui la sua condotta, come vorrebbe far credere, si fosse fondata su un personale convincimento della  correttezza e legittimità del suo comportamento;

Che, anche in tal caso, i fatti comunque testimonierebbero una “incapacità” di comprensione di alcuni aspetti tecnici delle normative, che mettono in luce una ancor più preoccupante e grave inadeguatezza a ricoprire un incarico come quello dell’Assessore al bilancio e della trasparenza.

Tutto ciò premesso e considerato 

Si interroga il Sindaco per conoscere:

  • Quale posizione, azione e/o procedimento il Comune ha avviato al fine di verificare ed approfondire la questione che ha interessato prima i carabinieri, successivamente la Procura, il Tribunale ed infine il Prefetto;
  • Se il 50% dell’indennità percepita per il periodo in cui Scurria risultava titolare di rapporto di lavoro dipendente è stata recuperata o meno o comunque quali atti sono stati al riguardo posti in essere;
  • Se, in considerazione della grave comportamento, accertato dagli organi inquirenti e giudicanti non ritiene di revocare le deleghe all’Assessore Antonio Scurria.
  • Se, l’Amministrazione, non ritenga che nella fattispecie ci siano i presupposti per agire in giudizio nei confronti di Scurria per il risarcimento dei danni economici e di immagini subiti dal Comune di S.Agata.

Si chiede risposta scritta

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