Squalificato Antonio Alioto: colpì guardialinee con uno schiaffo 

di Francesca Alascia
17/11/2017

Squalificato il calciatore dell’Acquedolcese Antonio Alioto fino al 31 dicembre 2021. Nell’ultimo turno di campionato di Promozione B, durante la sfida tra la formazione biancoverde e L’Iniziativa San Piero Patti, colpì un assistente arbitrale con uno schiaffo, costringendo il direttore di gara ad interrompere l’incontro e, successivamente, a proseguire nella direzione dello stesso senza l’apporto dei guardalinee.
Il giudice sportivo, Ing. Pietro Accurso, ha infatti così deliberato:”Letto il referto di gara e rilevato che: Il sig. Alioto Antonio, calciatore della Società Acquedolcese, al 22′ del s.t., dopo la propria espulsione per contegno irriguardoso nei confronti di un A.A., colpiva lo stesso con un violento schiaffo all’altezza dello zigomo destro provocando forte dolore tanto da impedirgli di proseguire nella sua funzione e con la necessità di ricorrere a cure presso un P.O. dove veniva refertato con una prognosi di giorni tre per trauma alla parte colpita;Valutato che il comportamento sopra riportato configura una condotta da parte del tesserato che rientra tra quelle che determinano l’applicazione delle sanzioni previste dal C.U. n.104/A del 2014;Che, nella concreta fattispecie, infatti, si rinviene una “condotta violenta” secondo la definizione della concorde giurisprudenza federale, che consiste in un comportamento caratterizzato “da intenzionalità e volontarietà miranti a produrre danni da lesioni personali o a porre in pericolo l’integrità fisica e che si risolve in un’azione impetuosa e incontrollata connotata da una accentuata volontaria aggressività con coercizione operata su altrui …”.
Si delibera che la sanzione irrogata va considerata ai fini dell’applicazione delle misure amministrative come previste dall’art.16 comma 4 bis del C.G.S. nel testo approvato dal Consiglio Federale della FIGC (C.U.n.256/A del 27.1.2016)”. Alioto, intento nel riscaldamento, è stato espulso dal direttore di gara dopo uno “scambio di opinioni” con il primo assistente, sfociato poi nel colpo al volto del guardalinee.

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