Torrenova, raccolta differenziata di qualità con la Tariffazione Puntuale dei rifiuti

di Francesca Alascia
17/05/2023

Continua a dare ottimi risultati, a Torrenova, la Tariffazione Puntuale dei rifiuti (Tarip). Nella cittadina del litorale tirrenico da 4 anni è possibile tracciare i rifiuti per volume e numero di conferimenti, consentendo ad ogni utente di conoscere in tempo reale la percentuale di quanto prodotto.

Una vera rivoluzione green che ricompensa i comportamenti virtuosi di chi differenzia correttamente, fortemente voluta e sostenuta dall’Amministrazione comunale che oggi vanta una tariffazione tra le più basse della provincia.  

“E’ stata una vera e propria scommessa ed è costato duro lavoro – afferma il primo cittadino Salvatore Castrovinci. L’Amministrazione raccoglie con estrema soddisfazione straordinari risultati dovuti all’istituzione della TARIP. Intanto, come frutto del contributo e della sensibilità dimostrata dai cittadini nel seguire con scrupolo la differenziazione dei rifiuti, abbiamo registrato una drastica riduzione della frazione indifferenziata che ha consentito un ingente risparmio dei costi di conferimento in discarica. Non solo – conclude il sindaco torrenovese – ma, ancora una volta, l’Amministrazione è riuscita a garantire tariffe tra le più basse della provincia!”

La TARIP, è un sistema di calcolo della Tariffa che, rispetto alla Tassa precedente, non si basa più solo sui metri quadrati dell’immobile e sul numero di occupanti, ma soprattutto su quanti rifiuti non differenziati (secco residuo) sono stati prodotti da ciascuna utenza, domestica e non domestica.

Nello specifico, la Tariffa è costituita da due parti principali: una quota fissa che copre i costi generali del servizio e una quota variabile. Quest’ultima, cresce con l’aumentare degli svuotamenti del contenitore del secco residuo o con i conferimenti presso i contenitori stradali dotati di apertura controllata, modalità quest’ultima che vale solo per gli utenti del centro storico di Rovigo che sono dotati di eco tessera.

Per questo motivo è buona pratica esporre il contenitore solo quando effettivamente pieno e cercare di differenziare il più possibile, al fine di effettuare il minor numero possibile di svuotamenti del secco non riciclabile. Il numero degli svuotamenti effettuati dall’utente è conteggiato grazie al chip presente sui contenitori e, determinato il costo di ogni svuotamento in base al Comune di appartenenza (espresso in euro/kg anziché in euro/litro), è questo conteggio che può far variare la tariffa e aumentare l’importo della bolletta nel caso in cui si ecceda il numero di svuotamenti minimi annuali previsti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.