Tortorici, studenti dell’ITET al Ministro Azzolina: “Siamo senza sede”

di Redazione
18/09/2020

La sede distaccata di Tortorici dell’ITET “G. Tomasi di Lampedusa” di Sant’Agata di Militello non c’è. Per questo gli studenti, con la scuola iniziata lo scorso 14 settembre, per effettuare le lezioni e fino al 24 sosterranno la didattica a distanza.

Così gli studenti, capeggiati dai rappresentanti Calogero Caprino, Miceli Stefano Caprino Miceli, Desireé Rocchetta, Sara Scarcipino e Chiara Rizzo Spurna hanno deciso di scrivere una lettera al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina per tentare di risolvere il problema.

Sceti è una tra le borgate cittadine collocate più in alto nel territorio comunale. Cosa che la espone facilmente a rischio frane ed è zona che d’inverno è spesso irraggiungibile a causa della neve, per non parlare dello stato del manto stradale. La informiamo infatti, del fatto che la strada in oggetto è piena di dossi ed eccessivamente stretta tanto da non far transitare nemmeno un autobus di linea.

Quindi ci chiediamo: come possono eventuali mezzi di soccorso raggiungere velocemente ed agevolmente quella sede scolastica in caso di emergenza? La sua collocazione inoltre provocherebbe, con effetti a catena, tutta una serie di difficoltà per gli alunni e le loro famiglie e ci sentiamo di affermare che per molti ciò significherebbe un aggravio di circa 20/30 minuti per raggiungere l’Istituto rispetto alla precedente sede. Per non parlare poi delle difficoltà che risconterebbero gli alunni diversamente abili e le loro famiglie, nel raggiungere il plesso e garantire la frequenza scolastica.” 

“l’autobus è impossibilitato per la natura stessa della strada ad arrivare davanti il cancello del plesso scolastico di Contrada Sceti. È dunque verosimile pensare che il conducente sarà costretto a lasciarci ad almeno 1,5 km dal plesso. Distanza che sarà, in ogni condizione atmosferica, da percorrere o a piedi. Ci chiediamo, Le chiediamo: Chi si assumerà, in concreto, la responsabilità per ciò che potrebbe accaderci lungo questo tragitto?”

Ma è compito dell’Amministrazione comunale richiedere loro la disponibilità dei locali e non il contrario. Ribadiamo qui e ora che siamo disposti ad accettare anche un locale di patrimonio comunale stabile a patto che non sia distante dal centro cittadino.”

Gentile Ministro, chiediamo il suo interessamento, sperando che almeno Lei possa venirne a capo, convinti che possa ben comprendere il senso di smarrimento che ci assale e fiduciosi che non ci abbandonerà come hanno fatto più o meno tutti i soggetti coinvolti in questo “guazzabbuglio”. 

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