Troina, la denuncia di Sgarbi: “Falso il Tiziano acquistato dal Comune”

di Redazione
04/07/2020

È palesemente falso il dipinto, spacciato per un Tiziano, che alcuni anni fa il Comune di Troinaè stato indotto a comprare e per il quale sono stati spesi poco meno di 60 mila euro. Lo denuncia Vittorio Sgarbi, storico e critico d’arte, a margine di una polemica nata a Siracusa intorno al prestito del Caravaggio (il “Seppellimento di Santa Lucia”) al Marta di Rovereto.

Sgarbi chiama in causa il soggetto che attorno al prestito ha montato una campagna di disinformazione, diffondendo dati falsi, e cioè Paolo Giansiracusa, un docente dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, lo stesso che, in qualità di consulente, ha indotto il Comune di Troina a sborsare 56 mila euro per un dipinto falsamente attribuito a Tiziano.

“Non risulta invece che rappresenti nulla – attacca Sgarbi – e tanto meno una pubblica istituzione, uno stabile diffamatore come Paolo Giansiracusa, al quale si deve, millantando titoli che non ha, una discutibile operazione commerciale ai danni del comune di Troina, che gli ha attribuito la cittadinanza onoraria per meriti politici, i soli che motivano la sua azione contro il bene di Caravaggio a Siracusa.
Indipendentemente dal giudizio storico-artistico su una materia che è di mia stretta competenza come il Rinascimento Veneto, appare evidente – osserva Sgarbi – che un dipinto autentico di Tiziano non può essere venduto a 56 mila euro! Chiunque considererebbe tale valutazione una bufala, anche facendola passare, a danno dell’acquirente, che acquista una crosta, come “prezzo simbolico “.

“Giansiracusa ha deliberatamente, o per manifesta incompetenza – accusa Sgarbi – raggirato il comune di Troina ,fornendo ‘perizie prive di valore scientifico, da parte di uno studioso, guarda caso, di Caravaggio e di Seicento, ma non di Rinascimento come Maurizio Marini, a me ben noto, e di tale Gaetano Miano, pittore, che non è in alcun modo riconosciuto come esperto di Tiziano. La spericolata operazione (il cui profilo dovrà essere verificato, in seguito alla denuncia che ho incaricato l’avvocato Giampaolo Cicconi di presentare, per riconoscerne il carattere ingannevole) è avvenuta a danno della cittadinanza di Troina cui è stato fatto credere di essere di fronte a un’opera di Tiziano, con l’unica riserva della formula “attribuito” a Tiziano, per prevenire eventuali contestazioni”.

Aggiunge Sgarbi: “La pubblicità ingannevole si ripercuote nella comunicazione sui giornali e sui social, dove si legge: “mostra di Tiziano” ,”omaggio a Tiziano” e, ancor più ( “il “Giornale di Sicilia”): “Il Comune di Troina acquisisce un’opera di Tiziano“, con il compiacimento del sindaco che mostra di non avere dubbi: “È un grande motivo di orgoglio per Troina essere l’unica città a sud di Napoli a possedere un’opera di Tiziano”. Affermazione spericolata rispetto all’attribuzione ,e sbagliata rispetto alla presenza di un capolavoro di Tiziano , l’”Estasi di San Francesco”, nel museo Pepoli di Trapani”.

Continua Sgarbi: “Il sospetto sull’operazione guidata da Paolo Giansiracusa, nominato consulente del comune di Troina, è alimentato dalla comunità locale attraverso un consigliere comunale di Troina, Maria Fascetto Sivillo, che mi invia una lettera per informarmi della inquietante situazione e della sospetta condotta del Giansiracusa che, con la sua protervia, ha insistentemente stimolato una attenzione sulla sua condotta a Troina con il sostegno a un dipinto certamente non di Tiziano”.

Conclude Sgarbi: “Nell’archivio fotografico di Federico Zeri l’opera è senza incertezza attribuita a anonimo come copia da Tiziano per la quale 56 mila euro sono dieci volte il valore reale . Se si vuole escludere la truffa non si può non valutare l’ingenuità dell’amministrazione comunale che ha deliberato l’acquisto senza valutazioni e perizie di esperti di Tiziano. Una relazione riassuntiva impone alla stampa una attenzione precisa al caso. I documenti in essa citati sono a disposizione”.

A questo link i documenti quindi seguito elencati:

https://we.tl/t-AS3i5ETI8O

1. Relazione riassuntiva (molto importante);
2. Delibera Comunale per acquisto quadro;
3. Certificato esecutività immediata delibera;
4. Pareri in possesso del comune che però non accertano l’attribuzione a Tiziano del quadro (vedere parole evidenziate)
5. Email di risposta da Museo Capodimonte alla richiesta d’informazioni;
6. Email da Centro Studi “Fondazione Tiziano” di Pieve di Cadore
7. Conversazione con Fondazione Tiziano su rilevanza mostra a Troina;
8. Dichiarazione di Ego Gallery (Svizzera) che definisce il quadro “sub judice” (da studiare, ma non attribuibile) nonché semplicemente una “versione” dell’originale presente a Capodimonte;
9. Link fondazione “Zeri” con datazione e attribuzione del quadro in oggetto ad Anonimo “Copia da Tiziano” https://goo.gl/vKKZCG Guardare alla voce “osservazioni”
10. Link Casa d’aste Sotheby’s che dimostra il valore di partenza di un’opera di TIZIANO: https://goo.gl/6RZDJ8. Cifre esorbitanti molto diverse rispetto alla valutazione del quadro in oggetto.
11. Qui la foto del falso Tiziano: https://we.tl/t-ZqCgdkai01

E il gruppo di opposizione in Consiglio comunale, “Troina in Movimento”, attacca: “Condividiamo la dettagliata nota stampa del critico d’arte Vittorio Sgarbi. Già da tempo nutrivamo delle riserve in merito a questa “tela” acquistata dal Comune di Troina e attribuita a Tiziano senza un comitato scientifico di esperti che ne certificasse la reale autenticità. Aspettiamo adesso che gli organi competenti intervengano facendo chiarezza su quello che sembra un vero e proprio raggiro. Chiederemo presto un Consiglio Comunale straordinario in merito”.

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