Truffavano disabili, 8 indagati: 3 sono medici di Sant’Agata e Torrenova
Avviso di conclusione indagini preliminari per 8 persone che risultano indagate dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto nell’ambito di una maxi truffa in danno di disabili e del Servizio Sanitario Regionale. L’atto, a conclusione delle indagini preliminari, è del sostituto procuratore Luca Gorgone. Gli indagati sono medici, tecnici sanitari dipendenti Asp e dipendenti di una società che vendeva prodotti sanitari con sede nella Città del Longano.
Le indagini sono state condotte dai Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto. Il raggiro avrebbe visto come vittime finali disabili bisognosi di presidi sanitari che avrebbero ricevuto prodotti di qualità inferiore rispetto alle prescrizioni o mai consegnati. In questo modo, secondo quanto sostiene la Procura, avrebbero tratto un ingiusto profitto, ricavato dalla differenza tra la somma erogata dall’Asp e il costo sostenuto effettivamente per l’acquisto di prodotti consegnati ai beneficiari.
La Gazzetta del Sud, in edicola oggi, scrive i nomi degli 8 indagati. Tra questi ci sono Andrea Stefano Cosentino, 50 anni di Sant’Agata Militello, indicato come procacciatore di clienti per conto di Francesco Vitale, in ragione dei rapporti intrattenuti con i genitori dei minori disabili in cura presso il Centro di riabilitazione diurno “Navacita” di Naso; Antonino Furnari, 71 anni, originario di Novara di Sicilia e residente a Torrenova, medico ortopedico pro tempore presso il nosocomio santagatese e Corrado Maria Aurelio Liotta, 63 anni santagatese, quale medico responsabile pro tempore del reparto di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ospedale di Sant’Agata.
Gli altri sono Francesco Vitale, 52 anni di Milazzo, quale dipendente dell’Asp di Messina con mansioni di fisioterapista presso il Centro di riabilitazione di Barcellona, nonché quale gestore e amministratore di fatto della società “Orthotek srl”, società posta in liquidazione a seguito dell’inchiesta; Antonella Donnina, 50 anni di Milazzo, quale rappresentante legale pro tempore della stessa società “Orthotek srl” di Barcellona, che commerciava al dettaglio ausili ed articoli ortopedici e sanitari; Giuseppe Schirru, 57 anni, di Palermo, dipendente della stessa società con mansioni di tecnico ortopedico, addetto alla relazione delle schede di progetto e dei preventivi di spesa; Giuseppe Longo, detto “Pino”, 66 anni di Lipari, all’epoca dei fatti assistente amministrativo presso il Distretto sanitario di Lipari con funzioni di addetto all’ufficio protesi e ausili; Tindara Caldiero, 64 anni di Barcellona, all’epoca dipendente della Orthotek srl con mansioni di addetta alla gestione e controllo dei pagamenti.