Un’altra Sant’Agata: “Mancuso ritiri il project financing del cimitero”
Il gruppo consiliare “Un’altra Sant’Agata”, composto dai consiglieri Salvatore Sanna, Francesca Alascia e Rosa Maria Franchina, con un durissima nota stampa, attacca l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Bruno Mancuso, sul progetto di project financing del cimitero santagatese.
I tre esponenti, nel comunicato, rivendicano la propria indipendenza nell’ambito del Consiglio comunale, e ribadiscono l’equidistanza sia dalla maggioranza che dall’opposizione, con l’unico obiettivo di “mantenere l’impegno assunto con gli elettori e quindi di esitare positivamente ogni provvedimento utile per la crescita civile, sociale ed economica della città”.
In particolare i tre consiglieri vogliono fare chiarezza sui lavori del Consiglio comunale del 19 ottobre scorso, quando “questo gruppo consiliare ha dapprima votato a favore dello stralcio del project financing relativo ai servizi cimiteriali e poi, poiché la proposta è stata bocciata, ha espresso voto contrario al Piano triennale delle opere pubbliche che contiene il predetto project. Il programma elettorale dell’Amministrazione Mancuso, alla voce “Opere pubbliche”, prevedeva “Cura servizi cimiteriali per restituire dignità e decoro ai luoghi di sepoltura, anche mediante progetti di ampliamento con project financing” ma l’attenzione verso un luogo tanto sacro e caro alla collettività, si sarebbe potuta esplicitare anche, ma non necessariamente, mediante progetti di finanza. Alla luce delle migliaia di sottoscrizioni dei concittadini, che hanno espresso il loro disappunto verso la realizzazione di project financing delle aree cimiteriali, che tra l’altro non tiene conto della parte storica del nostro cimitero, abbiamo ritenuto di esprimere voto contrario. Nell’occasione abbiamo ribadito l’esigenza, così come già più volte manifestata, che l’Amministrazione si debba adoperare per la realizzazione di loculi poiché quella della sepoltura sta diventando una vera e propria emergenza.
“Respingiamo al mittente – proseguono Sanna, Alascia e Franchina – le accuse di aver creato danni alla cittadinanza a causa dell’inevitabile rinvio dell’approvazione del bilancio. Il bilancio avrebbe dovuto essere approvato entro la sua naturale scadenza, ovvero quella del 31 luglio 2021, e che l’Amministrazione, usufruendo delle deroghe concesse, ha sottoposto la proposta all’esame del Consiglio comunale solo nell’adunanza del 19 ottobre. Se di ritardo si deve parlare, questo è da addebitare solo ed esclusivamente all’Amministrazione.
“Auspichiamo invece che l’Amministrazione ritiri la proposta relativa al project financing delle aree cimiteriali, in caso contrario, continueremo ad esprimere voto contrario, senza temere neppure la paventata conseguenza estrema della decadenza del Consiglio comunale, non avendo nessuna “poltrona” da salvaguardare, contrariamente a quanto inopinatamente sostenuto da qualche amministratore. È oltremodo evidente a questo punto che, se l’Amministrazione continuerà pervicacemente nel riproporre la medesima proposta relativa al project in questione, si assumerà la responsabilità politica, e in questo caso sì che lo si può affermare, di ulteriori ritardi nell’approvazione dello strumento finanziario per il nostro Comune.
“Da noi – concludono – nessun atto irresponsabile, nessuno sfascio economico del paese. Stiamo svolgendo infatti con estrema responsabilità e nel pieno rispetto delle istituzioni, il nostro mandato politico“.