Vino: Sicilia, l’Irvo sperimenta a Ucria la produzione di qualità

di Redazione
21/12/2016

Palermo – Si è conclusa da poco più di un mese la vendemmia nei campi dell’Irvo, l’istituto regionale del vino e dell’olio. Vendemmia numero 26, che sono gli anni di attività per la cantina sperimentale di microvinificazione “G. Dalmasso”. Struttura che ha sede a Marsala e che porta avanti una serie di attività volte al miglioramento dei vini siciliani. “E’ una realtà che non solo funziona, e lo dimostrano i risultati raggiunti sino ad oggi – commenta il direttore dell’Irvo Vincenzo Cusumano – ma che rappresenta uno dei fulcri dell’attività dell’ente a servizio del mondo produttivo vitivinicolo siciliano”. Quest’anno, in particolare, il lavoro è stato focalizzato sulla valorizzazione delle varietà autoctone minori. Ventuno quelle che sono state oggetto di osservazioni in campo e di trasformazione sperimentale. Rucignola, Alzano, Prunesta, Cutrera, Zu’ Matteo, Bracau, solo per fare qualche nome delle varietà utilizzate e che si trovano nel vigneto di “Verbumcaudo”, all’interno della “Banca del germoplasma della vite siciliana”, nata contestualmente ai programmi sviluppati dall’assessorato regionale all’Agricoltura.
L’obiettivo è anche produrre un Vino della legalità, simbolo delle potenzialità di queste terre confiscate alla mafia. Altre uve sono quelle provenienti da quota 1.200 metri di altezza, dai Nebrodi: è qui, a Ucria, che si trova un altro vigneto sperimentale dell’Irvo e le sue uve di Catarratto sono state le ultime ad essere vendemmiate. L’attività sperimentale di campo e di cantina dell’istituto ha abbracciato contemporaneamente in questo periodo altre tematiche: dall’aggiornamento della piattaforma ampelografica regionale, con prove su varietà ottenute per incrocio, al recupero di varietà in via scomparsa, nello specifico il Moscato Cerletti; dal progetto Spumante dei Nebrodi (metodo classico) con microvinificazioni di uve Catarratto e Chardonnay, allo studio di modelli di gestione del vigneto con lo scopo di migliorare la qualità delle produzioni e ancora all’attività di assistenza tecnica con specifiche prove destinate ad alcune aziende vitivinicole del trapanese. Non solo vendemmia: nella cantina sperimentale anche attività formative rivolte agli studenti del corso di laurea in Viticoltura ed enologia dell’Università di Palermo. Attività che continueranno anche durante le fasi di affinamento e di maturazione dei diversi vini prodotti.

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