Zone Franche Montane, via libera all’ARS al disegno di legge

di Redazione
04/12/2019

Primo via libera al disegno di legge che istituisce le Zone Franche Montane. La Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana ha dato parere positivo anche alla riprogrammazione delle risorse Fsc e Patto per il Sud.

“Il disco verde che il disegno di legge-voto sulle Zone franche montane ha ottenuto dalla Commissione bilancio dell’Assemblea regionale siciliana costituisce, senza dubbio, un buon segnale per l’economia del nostro territorio. Si tratta, infatti, di un importante strumento di crescita per le aree deboli, quelle più interne dell’Isola, e che può anche diventare strategico nell’ottica di una definizione delle Zes, le Zone economiche speciali pensate proprio per creare favorevoli condizioni di sviluppo”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

“Esprimiamo apprezzamento  per l’importante traguardo raggiunto dalla Commissione Bilancio dell’ARS che ha dato parere positivo al Ddl per l’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia e alla riprogrammazione delle risorse Fsc e Patto per il Sud e ci auguriamo che il disegno di legge arrivi in tempi brevi in Aula per l’approvazione definitiva”. Hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di Anci Sicilia.

“L’introduzione di forme di fiscalità di vantaggio in favore delle Zone Franche Montane continuano Orlando e Alvano –  può rappresentare un significativo elemento di novità nell’attuale contesto economico interamente concentrato sulle crisi finanziarie della Regione e delle amministrazioni locali. Lo spopolamento delle nostre città e in particolare delle aree interne – conclude il presidente Orlando –  preoccupa anche per i connessi effetti recessivi sull’economia locale,  il perdurare di una gravissima crisi del mercato immobiliare, infatti  e il conseguente deprezzamento  del valore degli immobili, che, spesso, anche a causa del peso significativo dei i tributi locali, sono lasciati ad una condizione di abbandono, costringe i Comuni, molti dei quali già in dissesto o predissesto, a farsene  carico  con grandissime difficoltà e l’introduzione di una fiscalità agevolata può finalmente  rappresentare un’occasione di rinascita e rivitalizzazione per i comuni siciliani che purtroppo rischiano la desertificazione”.

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